Per Renzi piovono non solo uova, ma pure 'colli di bottiglia'!

Creato il 11 novembre 2014 da Freeskipper
Matteo Renzi, oltre alle solite uova che ormai lo raggiungono ovunque si presenti tranne che a Mediaset e in Confindustria, deve guardarsi anche dai cosiddetti “colli di bottiglia”,  come li chiama Bruxelles, ovvero dagli intoppi istituzionali, dai tranelli del Palazzo e dalle barriere burocratiche, in cui andrebbe a strozzarsi in nulla di fatto l’attuazione delle riforme! Insomma, il premier è stato, bocciato dalla Commissione Ue che stigmatizza tutte le lacune di un governo che non solo fatica a tagliare gli sprechi, ma non porta nemmeno a termine le riforme strutturali promesse a Bruxelles. E proprio sulle riforme la Commissione europea fa notare che "lo slancio è aumentato ma i progressi sono disomogenei". Molte "ancora aspettano la piena approvazione o i decreti attuativi e quindi i risultati restano incerti". E una "incertezza significativa" pesa anche sulla spending review. Per Bruxelles "i progressi dei prossimi mesi nelle riforme sono cruciali" proprio al fine di valutare se l’Italia sta facendo il suo dovere per affrontare gli squilibri. Proprio per questo il governo Renzi viene messo in guardia dal finire tappato in "colli di bottiglia istituzionali e barriere nell’attuazione" che rimanderebbero i benefici delle riforme messe in campo dal governo.
Tra i ritardi lamentati c'è anche l'avvio del piano delle privatizzazioni. "Oltre all'annuncio del piano di 0,7% del pil all’anno nel 2014-17, confermato dall'aggiornamento del Def - ha lamentato la Commissione europea - limitate informazioni concrete sono disponibili su quantità di quote, su quali compagnie e secondo quale calendario". Sia le mancate privatizzazioni sia il bluff della spending review che, nelle ultime settimane, sembrerebbe essere finita in soffitta agiscono negativamente sull'abbattimento del debito pubblico. "Il debito molto elevato - si legge nel rapporto sugli squilibri macroeconomici italiani - è un peso grande per l’economia italiana, fonte di vulnerabilità nel contesto attuale di inflazione e crescita basse, e tiene a freno la crescita a causa dell’elevata tassazione necessaria per servirlo". E, neppure a dirlo, già si preannunciano nuovi aumenti su benzina, sigarette e sulla casa, tanto per cambiare, con la riforma del catasto il cui effetto sarà una rivalutazione delle abitazioni che va dal 30 al 80%.

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