Roberto Calderoli —> laurea in medicina, chirurgia maxillo-facciale, 110 e lode
Roberto Castelli —> laurea in ingegneria per l’ambiente e il territorio, specializzazione negli USA e in Gran Bretagna
Mara Carfagna —> laurea in giurisprudenza, 110 e lode
Renato Brunetta —> laurea in scienze politiche ed economiche
Ignazio La Russa, Paolo Bonaiuti, Gianni Letta, Carlo Giovanardi, Gianfranco Rotondi —> laurea in giurisprudenza
Giancarlo Galan —> laurea in giurisprudenza, MBA alla Bocconi
Daniela Santanchè —> laurea in scienze politiche, master alla Bocconi
Stefania Prestigiacomo —> figlia di un imprenditore (deve essere un titolo di studio anche questo)
Flavia Vento —> laurea in scienze politiche
Sara Tommasi —> laurea in economia alla Bocconi
ERGO
- se ce l’hanno fatta loro ce la può fare chiunque e di conseguenza potrei farcela persino io
- nessuno di questi è laureato in lingue, il che significa
- che non farò mai il ministro o la showgirl
- che Calderoli non è un mio collega e posso vantarmene
- che l’unica iscritta a lingue (ma non ho trovato da nessuna parte se poi si è laureata o no) è stata la Canalis, il che significa
- che potrei fare la velina
- che potrei fare sesso con Clooney
- che potrei fare una figura di merda di fronte a De Niro
Lo so che non è un ragionamento propriamente lineare, ma va bene così. D’altronde non sono mica laureata in matematica.
Siccome mi sono abbastanza rotta i coglioni dei pregiudizi sull’università che faccio e siccome non ho proprio più voglia di rispondere a tono, ho deciso che mi adeguo.Quindi va bene, lingue è facilissima, non si studia, si guardano i film e si leggono i libri, i voti li regalano, non si fa un cazzo da mattina a sera. Mi dispiace che alla fine si diventi dottori come chi ha preso una qualche laurea vera, ma non vi preoccupate, c’è già qualcuno che le facoltà umanistiche le vuole abolire (1, 2, 3), quindi aspettate che la voce arrivi ai piani alti così poi ci leviamo dai coglioni.