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Per un attimo e per sempre di Lexa Hillyer

Creato il 19 luglio 2015 da Anncleire @anncleire

Per un attimo e per sempre di Lexa Hillyer




Perché lei non può tornare indietro. Perché, per quanto ci si possa provare, non si può cambiare il futuro. Non si può cambiare. Non realmente. È questo il problema dell’ottimismo, della speranza: finisci per restare deluso.

“Per un attimo e per sempre” è la traduzione italiana di ”Proof of Forever” di Lexa Hillyer uscita lo scorso giugno per De Agostini Young Adult. Devo dire che non sapevo cosa aspettarmi, perché avevo scorso velocemente la trama ma mi ero completamente innamorata della cover originale, che insomma, dovevo averlo questo libro (ma dai Anncleire il solito vizio eh?). Tra l’altro in America il libro porta la firma di HarperCollins, la mia CE preferita, che fino ad ora non mi ha mai delusa. E non lo ha fatto neanche in questo caso. L’atmosfera estiva, un gruppo di amiche che cercano la consistenza della loro amicizia, mi hanno incantata e portata ad immergermi completamente in questa storia.

Ci sono estati che non dovrebbero finire mai. Come l’ultima estate che Joy, Tali, Luce e Zoe hanno trascorso insieme sul lago. I primi baci, i bagni di mezzanotte, i falò sulla spiaggia. E soprattutto la promessa di rimanere amiche per sempre. Poi, però, l’autunno è arrivato e le cose sono inevitabilmente cambiate. Sono passati due anni da quella vacanza perfetta e ora le ragazze si rivolgono a stento la parola. Solo Joy non ha dimenticato la promessa fatta e per questo ha deciso di riunire il gruppo, a qualunque costo. Le quattro amiche si ritrovano così per una notte, una notte soltanto. E, mentre riaffiorano vecchi segreti e tensioni mai sopite, succede qualcosa di incredibile: il flash di una macchina fotografica catapulta le ragazze indietro nel tempo, all’estate magica in cui tutto è cominciato e anche finito…

Vi è mai capitato di desiderare di rifare qualcosa da capo, sperare ardentemente di tornare indietro e ricominciare tutto, riallacciare legami spezzati, cambiare le carte in tavola? È quello che in fondo in un’altra dimensione provano a fare quattro amiche, che un po’ per abitudine un po’ per incomprensioni si sono allontanate spezzando un legame che sembrava indistruttibile. Il cambiamento è all’ordine del giorno ma nessuna delle quattro poteva immaginare che in due anni si sarebbero perse in maniera tanto definitiva. Ognuna di loro ha un ruolo, ha delle aspirazioni,  dei sogni e inevitabilmente quando il collante del gruppo le abbandona iniziano le recriminazioni. L’estate al campo estivo, sembra un mondo parallelo, distaccato nel tempo e nello spazio, in cui tutte riescono a coagularsi in un’unità perfetta fatta di sleepover, successi e sconfitte, unificate dalla comprensione e dall’affetto reciproco. Joy è l’ascoltatrice, colei che silenziosamente capta tutti i segnali, immortalandoli, nella sua mente. Con il sorriso sempre pronto e la soluzione ai problemi a portata di mano, colei che davvero tiene insieme le altre con fiducia, perché sa quanto sia importante avere delle amiche fidate al fianco. Ma nasconde anche un terribile segreto, segreto che la porta ad allontanarsi e mettere da parte tutto quello in cui ha sempre creduto. Luce è la responsabile del gruppo, la brava ragazza, la maniaca dell’ordine e dell’organizzazione, quella che ha sempre tutto sotto controllo. La ragazza con il ragazzo perfetto, la media scolastica perfetta, la famiglia perfetta. Eppure Luce non ha tutto così sotto controllo, non è sempre responsabile per ogni minimo dettaglio. Tenere a mente tutto è estenuante e faticoso, difficile e non riceve quasi mai i riconoscimenti che merita. Chi le sta intorno, soprattutto la sua famiglia, pretende il massimo da lei, e lei decisamente mette la testa sotto la sabbia. Tali invece è la fashion del gruppo, dedita alla moda, al suo corpo, a essere popolare, all’essere accettata dalla gente che conta, al liceo, nel gruppo figo, con i quarterback, o i capitani di qualsiasi squadra del liceo o comunque i belli e impossibili, quegli stronzi a cui non è facile rifiutare qualcosa, con il loro bel faccino. Tali è tanto bella quanto insicura, tanto carismatica quanto incosciente, e Blake, il suo sogno fin da ragazzina, resta l’obiettivo da raggiungere, la tacca da aggiungere alla sua virtuale cintura. In un paio d’anni, quelli dello sviluppo, Tali ha ottenuto le curve che voleva e la sicurezza di avere ai suoi piedi chiunque le interessi, quando da ragazzina era un ammasso di inconsistenza. Zoe, invece, è la sportiva del gruppo, campionessa di scherma, si veste come un ragazzo, incurante del suo aspetto fisico, ma che fondamentalmente teme il giudizio delle persone che la circondano. Coraggiosa e solare, Zoe non si accetta e si nega, nella speranza, vana, di essersi sbagliata.

Tutte e quattro devono fare i conti con loro stesse, con i loro sentimenti e le loro paure, accettarsi per come sono e realizzare che la loro amicizia è più forte di quello che credono.  Ed è molto interessante vedere come queste quattro ragazze interagiscono, cadono, sbagliano, si scaglino l’una contro l’altra ma alla fin fine restano unite, a consolidare i loro legami, a rendersi conto che la vita è fatta di piccoli momenti e gesti, che apparentemente non significano niente e invece racchiudono più di mille parole.

L’ambientazione, quella del campo estivo, è spettacolare con il lago che fa da sfondo alle loro disavventure, ai loro problemi di cuore e di vita e che insieme le accompagnerà, alla scoperta del mondo che non si ferma e va avanti.

Il particolare da non dimenticare? Delle fototessera…


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