Magazine Psicologia

Percezione del tempo

Da Anna
1. L'unico tempo che riusciamo realmente a percepire è il presente. Il passato -affidato alla memoria- e il futuro -affidato all'immaginazione-, sono rappresentazioni derivate per analogia e sempre in connessione col presente (ad es. è impossibile immaginarsi un futuro completamente diverso dal presente, così come è impossibile raffigurarsi il passato in maniera fedele).
2. La percezione del tempo varia a seconda dell'età e dell'esperienza. Ad es. nel 6o anno di vita il bambino è in grado di distinguere la "mattina" dalla "sera", nel 7o anno "ieri" da "domani", nell'8o sa precisare l'idea di "stagione", nel 10o ha coscienza che esiste una inevitabile e irreversibile successione degli avvenimenti (nel senso cioè che il passato è "passato" per sempre).
3. L'età influisce sulla percezione in questo senso, che per un adolescente il tempo scorre troppo lento (poiché egli vuole raggiungere in fretta l'autonomia garantita dalla maturità), mentre per l'adulto il tempo scorre troppo in fretta (poiché ha la percezione che la sua vita sta per finire).
4. Questo ci fa altresì capire che la coscienza del tempo vissuto può anche essere in contrasto con la misura oggettiva del tempo (orologio o calendario): tono affettivo, emotività ecc. ci fanno sembrare lungo o breve il tempo trascorso (ad es. la noia lo allunga, il piacere lo accorcia).

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