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Perché diventare mamma è un successo? #mammeblogger

Da Flavialtomonte

Dopo aver risposto alla domanda: “Perché diventare mamma è un successo? #mammestar“, analizzo il caso esplicito e volontario delle #mammeblogger, un fenomeno conforme a quello blogger del web 2.0 e alle nuove esigenze della “condivisione”.

Il caso delle “mums blogger” o meglio “mamme blogger” segue un processo inverso rispetto a quello delle #mammestar: la neo-mamma, infatti, – non ancora famosa – annuncia la bella notizia esplicitamente in una pagina web (blog, sito, social network) e passo dopo passo riporta emozioni, aspettative, ansie e pareri sulla gravidanza, per svariati motivi. 
Primo fra tutti la paura di sentirsi sola o abbandonata. La donna moderna, vive attivamente l’interazione mediatica come fonte attendibile di notizie (ovvero pettegolezzi) e come una forma di riscatto.
Nel XX secolo, con il marketing pubblicitario, la donna è riuscita in buona parte nel tentativo di riappropriazione dei “pari diritti”, quelli per cui ha sempre lottato – e per cui, nonostante tutto, continua a farlo! – tappezzando di donne sexy e in carriera spazi pubblici e privati. Il marketing, in questo senso, non si è mai fermato. Oggi, la donna ha vinto la sua battaglia ventennale puntando principalmente sul primo aspetto: l’aspetto fisico.

Dalle casalinghe alle impiegate, le mamme migrano sul web, in seconda analisi per incontrare mamme come loro e quindi per confrontarsi, per fare quattro chiacchiere, per darsi consigli e per ribellarsi. Con il “lamento,” la chiave comica funziona sempre!
Talvolta queste mamme hanno doti nascoste: sono scrittrici, chef, artiste. Praticano attività comuni ma sono poco stimolate. Donne che scelgono la rete, perché realizzate al minimo.

La crescita è quindi verticale, in salita, diretta al pubblico. Non si sa niente dell’autrice del blog, quel che si sa è che aspetta un bebè e lo racconta ai lettori. Il “come” rende tutto più gustoso e interessante.


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