Perché è importante mangiare la crusca d’avena

4 dicembre 2013 16:57 Sara Alimenti naturali salutari e curativi

Mangiare la crusca d’avena è molto importante. La crusca è l’involucro esterno del chicco di avena. Essa offre una notevole quantità di fibre, proteine e selenio. Può essere mangiata da sola, cotta nel latte o nell’acqua, o aggiunta ad altri alimenti, come pollame ed insalate. Una tazza di crusca fornisce il 23% del fabbisogno giornaliero di fibre, il 14% di proteine, l’8% di carboidrati, il 3% di grassi di cui il 2% saturi. Poiché le fibre aiutano a sentirsi sazi, esse favoriscono la perdita di peso. Esse, inoltre, riducono il colesterolo, il rischio di stipsi, di emorroidi e di diverticolite, una malattia caratterizzata dalla presenza di piccoli ascessi nell’intestino che possono infettarsi pericolosamente. Il consumo di fibre aiuta anche a ridurre la pressione sanguigna e le infiammazioni, regolare i livelli di zucchero nel sangue e prevenire il diabete di tipo 2. Come già detto, la crusca d’avena fornisce una notevole quantità di proteine. Queste aiutano l’organismo a produrre e riparare le cellule, tutelando così la salute del feto, l’infanzia, la crescita e lo sviluppo adolescenziale dell’essere umano. Quando si consumano proteine, il corpo ottiene gli amminoacidi essenziali, cioè quegli aminoacidi che non può produrre da solo. Tra questi amminoacidi essenziali c’è la fenilalanina. La fenilalanina gioca un ruolo fondamentale nella funzione neurologica e tiroidea dell’organismo. La carenza di questo aminoacido può causare confusione, mancanza di energia ed anoressia. Una tazza di crusca d’avena fornisce anche il 31% del fabbisogno giornaliero di selenio, un minerale molto importante. Il selenio, infatti, tende a combinarsi con le proteine formando le selenoproteine. Queste ultime tutelano le funzioni della tiroide ed il sistema immunitario e riducono gli effetti dannosi prodotti dai radicali liberi, prevenendo così le malattie cardiache ed il cancro.