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Perche` gli italiani non viaggiano?

Creato il 23 aprile 2011 da Angelozinna

Perche` gli italiani non viaggiano?Mi guardo intorno, a volte. Vedo tedeschi, vedo svedesi, inglesi, australiani, giapponesi, coreani. Vedo cinesi, francesi, irlandesi, ma non vedo italiani. Dove sono? Perche` non ci sono? Piu` volte mi sono posto questa domanda, senza riuscire a dare una risposta, vedendo che tra i pochi compaesani che ho incontrato, la maggior parte viene per lavorare, con l’idea di cercare “fortuna”, magari non spostandosi dalle grandi citta`. C’e` chi va qualche settimana in ferie, e` vero, ma pochi sono quelli che partono per il semplice piacere del viaggio, per scoprire, per l’esperienza.

C’e` chi mi dira` che siamo un popolo di emigranti, che un po` ovunque nel mondo sono passati italiani, ma purtroppo questa e` storia, perche` al presente, le generazioni piu` giovani, sembrano avere un vuoto nella propria cultura quando si parla di viaggio. Uno dei motivi e` sicuramente la nostra situazione politica, economica e sociale, costruita su insicurezze che spingono sempre meno giovani a rischiare, a investire, ad abbondare la propria terra, per paura di perdere tempo in qualcosa di poco costruttivo. La paura, i dubbi appunto, bloccano la maggior parte delle parsone dall’intraprendere un’avventura che infondo non e` altro che una vacanza un po` piu` lunga, dal prendere un aereo, andare a dare un’occhiata in un posto nuovo, solo per il gusto di vedere cosa c’e` la` fuori. Ma questa e` solo una piccola parte della causa di questo comportamento, che troppo spesso viene utilizzata come scusa.

Quando vedo ragazzine svedesi che a 19 anni hanno gia` fatto il giro del mondo, capisco che c’e` ben poco da puntare il dito a qualcos altro, il motivo per cui gli italiani non viaggiano, sono gli italiani stessi. Una mentalita` poco aperta al nuovo, una mancanza di spirito di adattamento, troppe abitudini dalle quali non si riesce a staccarsi. Basta guardare le vacanze estive, quanti sono quelli che invece di andare a visitare un luogo nuovo, preferiscono tornare ogni anno sulla stessa spiaggia, per passare un mese sotto un ombrellone? Quanti, in Italia, sono mai stati in ostello, in campeggio, quanti hanno idea di cosa sia un backpacker (figura riconosciuta in ogni parte del globo, dal sud America alla Mongolia)? E non si tratta di partire per anni, e` ovvio che non tutti ne hanno la possibilita`, ma anche solo di sfruttare al meglio le poche settimane disponibili.

Sara` che oggi passiamo la maggior parte del nostro tempo a lamentarci per cio` che non funziona, invece che fare un passo per cambiare qualcosa, mentre i nostri coetanei in altre parti del mondo vivono una vita soddisfacente senza piangersi addosso, ma piu` mi osservo intorno e piu` perdo fiducia nel mio Paese, vedendo che siamo gli unici che ancora non sanno parlare inglese, che siamo spesso i piu` imbranati, ma che continuiamo a pretendere di saper sempre tutto, che a noi nessuno ci puo` insegnare niente (ci sono dentro anch’io, intendiamoci).

A qualcuno potrebbe non interessare viaggiare, ma tutto cio` influisce pesantemente anche in modo passivo, dato che viviamo in un Pease che potrebbe vivere di solo turismo, se solo riuscissimo a creare delle strutture recettive e sviluppare dei servizi in grado di adattarsi a quella che e` oggi la principale forma di turismo nel mondo, ossia il viaggio in modo indipendente, spesso a budget limitato; peccato che continuiamo a pensare che il turista sia l’allocco che viene a pagare tre volte il prezzo di un gelato, non facendo altro che spingere altrove anche chi e` interessato a visitare la nostra terra.

Mentre tu ti trovi in difficolta` per cucinare un piatto di pasta o di fronte a una lavatrice, qualcuno della tua eta` sta facendo l’autostop in Nuova Zelanda, o girando la Cambogia in bicicletta, pensaci.



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