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Perchè i manga e i fumetti non vendono un cazzo

Creato il 02 dicembre 2013 da Sommobuta @sommobuta
Perchè i manga e i fumetti non vendono un cazzo"Sfatiamo un altro mito. Manga e Comics non vendono nulla. La più venduta testata di supereroi della Panini vende meno di 15.000 copie, di cui 5000 in edicola e il resto in fumetteria. I manga, fenomeno One Piece e Naruto a parte, vendono tra le 1000 e le 3000 copie e solo in fumetteria. E 3000 copie sono un successone. Di contro, ci sono 300 uscite manga. Quindi, l'editore guadagna sul fatto che vende pochissimo ma di tantissimo. Il mercato del fumetto, in Italia, lo fa il fumetto popolare Bonelli e Astorina e Disney."
Le parole qui sopra (riportate su di un discutibile gruppo fumettistico feisbucchiano composto per la maggior parte da malati e repressi mentali che inneggiano alla beltà del fumetto anni ’50 o bestemmiano i morti degli autori che schifano, perché tutto il resto è noia), sono di Roberto Recchioni, personaggio che non amo particolarmente, ma con il quale, questa volta, concordo alla grandissima.
Il perché?
Scopriamolo insieme.
Della morte del mercato fumettistico italiano ne abbiamo già parlato QUA. Se non ve lo ricordate, fate promemoria cliccando sul proverbiale link.
Oggi parliamo di numeri e vendite.
Che, in buona sostanza, per ciò che concerne il mercato fumettistico del nostro bel(?) paese, sono come il Vaso di Pandora: non si sa cosa contiene, a parte tutti i mali del mondo e la speranza che qualcosa cambi.
Questo perché, a differenza di quanto succede nei paesi anglofoni, dove esistono dati reali di vendita, da noi…beh, da noi no, spesso bisogna stare ai numeri forniti dalle case editrici.
Perchè i manga e i fumetti non vendono un cazzoUn probabile assassino del mercato fumettistico nostrano...
E se già di per sé i numeri sono mostri che ingannano la mente, quelle fornite dalle CE sono mostri che servono per ingannare i lettori.
Insomma, la crisi, la flessione, il mercato che non quaglia…chi compra fumetti sono sempre i soliti 4 stronzi (tipo il sottoscritto, che anche da Londra si sta facendo continuare a conservare a Napoli i fumetti che poi ritirerà ogni 3-4 mesi), mentre il resto scrocca allegramente grazie ad internet, perpetrando il discorso che abbiamo sempre fatto (ovvero che grazie alla potenza del Uèb la gente legge più fumetti, ma la pirateria non incide una mazza sul venduto reale perché quello che scrocca Narut(t)o e Uan Pìs, col kaiser che se li compra cartacei; non l’ha mai fatto, e mai lo farà).
Perchè i manga e i fumetti non vendono un cazzoPensate, sono talmente stronzo che OP lo compro pure in Jappo...
Viceversa, il solito stronzo, è quello che manda avanti la baracca editoria-fumetteria.
Con il problema che l’editore sforna sempre più caccapupù, ingolfando la fumetteria di caccapupù.
E come dice Recchioni, si tira avanti perché si vende tantissimo di pochissimo*.
Dicevo che avremmo parlato di numeri.
E allora fare un calcolo non è tanto difficile.
Poniamo, ad esempio, che tra comics e manga escano 100 testate al mese**.
In Italia non ci sono più di 200 fumetterie in totale.
Prendiamo per ipotesi che ognuna di queste fumetterie compri, per ognuna di quelle testate, 100 copie***.
Mettiamo che tutte le 200 fumetterie riescano a vendere sempre tutte le 100 copie dell'albo "X". Si tratta, al massimo, di 20.000 copie totali di un singolo fumetto per tutta Italia.
Perchè i manga e i fumetti non vendono un cazzoNon sono nemmeno 300...
Praticamente, gli stessi numeri esposti da Recchioni.
E la mia stima è generosa, perché è fatta “per assurdo”, con numeri bassi, cifre tonde e non tiene conto del fatto che di quelle “100 copie” metà rimangono sul groppone del fumettaro.
- senza contare che, oggettivamente, quando mai una fumetteria acquisterebbe 100 copie del nuovo “Vampiro Assassino Licantropo Super Saiyan” se non è sicura di venderle? -
Inoltre, andiamo più nello specifico sviscerando ancora una volta le parole di Recchioni: i manga vendono una miseria, mentre le testate che vendono di più sono quelle supereroistiche.
Credo che qui la questione sia molto semplice.
Autoimponendomi come “target” di vendita, personalmente, mi sono rotto le palle di vedere in fumetteria il clone, del clone, del clone, del clone di Dragon Ball, letto nel ’95 quando avevo 10 anni. E a parte i manga che seguo da quando ero adolescente (vedesi proprio One Piece e poche altre eccezioni) il “manga” mi ha anche rotto un po’ le palle.
Non è un caso che da qualche anno a questa parte sia (ri)tornato a leggere comics e graphic novel.
Perchè i manga e i fumetti non vendono un cazzoPax Romana: che beltà!
Quindi se io compro un numero “X” di fumetti (che comprendono un numero “Y” di manga e “3Y” di comics), è normale che vendano di più dei prodotti made in Japan. Anche perché il quindicenne, col piffero che il manga se lo compra, dato che lo troverà sempre aggratisss su Mangaeden, Mangapanda o Mangafox…
Ps: grazie che il fumetto popolare in Italia lo fanno Bonelli&co. che hanno diffusione capillare in ogni edicola. Anche nella più sperduta situata sulla cima del monte Bianco...Anche qui i calcoli sono semplici: se ognuno degli 8000 comuni ha almeno 3 edicole (e anche il paesino con 3 abitanti ha 3 edicole), il calcolo è presto fatto...
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*E alcuni editori lamentano che non si riesce più a vendere nemmeno quel pochissimo, e se lo fanno è grazie ai team di fansub che portano in Italia anime sconosciuti. Insomma, come si dice a Napoli, "è fernut' a zizzinella". Sono finiti i tempi d'oro in cui le CE potevano pubblicare un manga grazie al successo dell'anime mandato in onda su scala nazionale...
**Fonti molto autorevoli mi assicurano che al momento vengono stampate circa 2500 testate uniche. In totale.
***Roba che nemmeno Forbidden Planet li compra 10.000 albi al mese...

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