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Perché i pugili restano senza fiato?

Creato il 09 gennaio 2015 da Emanuele Zanella @emanuele755

Anche il più ignorante sa che per fiato bisogna correre, saltare la corda e fare sacco, ma non tutti sanno o non lo vogliono ammettere, è che tutto questo può diventare inutile se mancano certi presupposti.

Te lo ripeto: possono diventare inutili.

Allora correre serve per fare fondo, cioè la base.

Senza la corsa non si va nessuna parte, solo che anche per correre ci sono dei parametri da rispettare molto importanti, quali l’equilibrio fisico, scioltezza e il respiro, cioè correre con eleganza e non come un elefante sgraziato.

Se hai un minimo di esperienza saprai benissimo che ogni atleta in palestra riesce a fare tutte le riprese senza arrivare spompato alla fine, ma che poi incredibilmente nel match può succedere di arrivare già con il fiatone alla fine della seconda ripresa, e  a volte addirittura anche alla prima, facendo la figura del (poco allenato o del buono a nulla).

Allora, cosa succede in questi casi? Qual è il primo pensiero che viene in mente?
Sono poco allenato, devo correre di più, devo allenarmi di più.”

STRONZATE!

Se sei li, vuol dire che in palestra hai il fiato per fare tutte le riprese no?
Allora a cosa serve correre di più secondo te, se poi durante il match resti sempre senza fiato? Telo dico io, a correre per niente!

Ti dico io cosa succede ora!
In palestra riesci a fare tutte le riprese perché sei più tranquillo e non hai quell’ansia da prestazione, quindi riesci a respirare meglio.

Durante il match invece resti senza fiato perché l’ansia di assale, e la prima cosa va ad influenzare in modo negativo è il tuo respiro, limitandolo e addirittura bloccandolo.

E cosa succede quando non respiri più, e quindi vai in apnea?
Bravo, non arriva più ossigeno al cervello, quindi hai dei vuoti, i classici vuoti che ti fanno perdere, che ti bloccano i colpi, che ti fanno perdere le misure e dimenticare le tue competenze e i tuoi colpi migliori imparati degli anni.

Se sei fortunato riesci a mettere in pratica quello che ti dice il tuo maestro dall’angolo senza fare l’esatto contrario come spesso avviene.

E cosa succede quando non riesci a dare il massimo?
Se ti va bene, vinci se hai un avversario insignificante, e se ti va meno bene, perdi e resti con l’amaro in bocca di aver perso un’altra opportunità di vincere restando con il rimorso che si incastra nella tua mente in modo permanente.

Prima di andare avanti, ti sarai reso conto che il rimorso è un pensiero che prende vita dentro di te, che ti logora e non ti lascia più vero? Tu cerchi di reagire e di fare finta di nulla pensando di superare questa cosa, ma solo dopo tantissimi anni quando ormai hai perso quasi tutte le tue occasioni ti rendi conto che è ancora li a mangiarti e che è diventato più amaro e pesante da digerire.

Lo so, è DEPRIMENTE, ma purtroppo è vero!

Ma ora passiamo al nostro respiro: Il tuo allenatore ti dice “uno due“, e non vengono.
– “Gancio sinistro e diretto destro“, e non vengono.
– “Attacca tu“, e attacca il tuo avversario.
– “concentrati“, ma non ci riesci e la confusione ti assale.
– “tira sciolto“, e carichi i colpi diventando prevedibile.
– “respira” , e senti i polmoni che scoppiano e non riesci a recuperare.

In pratica tutto il tuo allenamento e le tue capacità vanno a farsi fottere, spariscono in una buona parte come per magia, e ritornano quando non servono più, cioè quando è troppo tardi.

E vuoi sapere cosa arriva quando accade questo in modo sottile? Arriva la PAURA, LA PAURA DI SBAGLIARE, LA PAURA DI RESTARE SENZA FIATO, LA PAURA DI NON FARCELA che non ti permette ti combattere liberamente come verresti.

Una delle ragioni che accade questo è perché non si sa respirare bene, cioè usare i vari tipi di respirazione che un atleta dovrebbe assolutamente conoscere e usare sapientemente sotto stress.
Come dico sempre, fare le cose in momenti neutri sono bravi tutti, anche i più stupidi, le cose cambiano completamente quando si è sotto stress e con  l’avversario che ti sta menando.

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Sono molti anni che studio e osservo direttamente in palestra e sul coaching questa pratica, e ti assicuro che metto tutti in difficoltà quando li presso sul respiro, sia dilettanti che professionisti proprio perché non si è abituati ad usare una respirazione corretta e specifica.

Ti faccio una domanda: quanti tipi di respirazione conosci? Come li sai usare?

In molti anni di studio, test e osservazione accurata ho ricavato diversi tipi di respirazione indispensabili per aumentare le performance in combattimento, resistenza, concentrazione e forza creando delle neuro associazioni potenti.

Nei training  faccio fare degli esercizi particolari usando certi tipi di respirazione coniugati ad altre tecniche, e ti assicuro che i risultati sono INCREDIBILI perché è una conseguenza meccanica.

Non parlo della classica respirazione diaframmatica prima del match per rilassarsi, ma di cose molto diverse e particolari da usare in combattimento, cioè tecniche che solo usandole ti permetteno di accedere ed esprimere le tue competenze al meglio lavorando per forza di cose anche sul tuo assetto mentale.

Purtroppo la brutta notizia è che ci sono delle persone che preferiscono perdere occasioni che mettersi in gioco lavorando su se stessi perché per loro sarebbe come ammettere che NON sono invincibili. PAZZESCO NO?

In poche parole hanno PAURA di entrare nel loro interno perché c’è qualcosa che li guida, innescando delle difese o resistenze automatiche forti quando cercano di entrare in contatto con se stessi, facendoli scappare dicendo a se stessi frasi dispregiative tipo:
Non serve a nulla, sono tutte cavolate, a me non servono, mah non ci credo ecc…

Alcuni lo chiamano (orgoglio del cxx), e tu?

Ti renderai conto sicuramente quali saranno i risultati vero?

Tutti ti dicono respira, ma quanti ti dicono:

1 – respira cosi ora.
2 – se sei sotto pressione respira in questo modo.
3- quando sei lontano fai quel tipo di respiro altrimenti resti senza fiato.
4- espira quando accade questo per due secondi.
5- quando prendi i colpi butta fuori l’aria cosi.

Se sei un professionista probabilmente potresti pensare che siano stronzate  visto che tu riesci a fare 12 riprese, ma ti stai sbagliando di grosso!
Uno degli errori più grandi è quello di dire su certe cose: devi fare esperienza.
Questo porta solo ad evitare di imparare delle abilità semplici ma potenti per risparmiare anni di frustrazione ed errori inutili,  perdendo tantissime opportunità agonistiche pensando di rifarsi.

E’ come se ti dicessero di prendere pugni tutti le sere senza senso no?

SVEGLIATI! Non c’è mai secondo occasione!
Persa quella, è persa per sempre hai capito?

Se per caso sei stato inculcato che serve sbagliare una marea di volte per imparare pensando che il tempo sia fermo per te, non mi resta che augurarti buona fortuna , anche se sappiamo entrambi che vuol dire buttare la tua vita nel cesso e prenderti per il culo vero?

Fare esperienza, non vuol dire commettere gli stessi errori e prendere cattive abitidini.

Se sei pensi di sapere tutto su tutto, e di essere il talento che il mondo aspettava, beh, devi sapere che il talento è un’arma a doppio taglio, e prima o poi se non lo sai gestire al meglio ti taglierà la gola da solo e ti lascerà solo con il tuo fallimento.
Se non mi credi guardati bene in giro e poi valuta attentamente se ne vale la pena sprecare cosi tanti tempo inutilmente.

I tipi di respirazione che ho elaborato in tanti anni in palestra e studio, sono molto potenti perché agiscono immediatamente sulla mente, dando stimoli diversi al corpo per agire e reagire in modo potente e resistente.

Ripeto: é un fattore meccanico, non centra l’effetto placebo in questi casi..per quello nei training che faccio, tutti gli atleti che li imparano e li usano durante il combattimento restano sbalorditi dai risultati già dalle prime volte, aumentando le prestazioni in modo considerevole!

Ora ti do una brutta notizia: Puoi credermi oppure no, non mi interessa! Ma lascia che ti dica sinceramente che sono anni che sono in questo mondo e giro per le palestre, e NESSUNO conosce queste tecniche perché non le trovi nei libri.

Quindi se vuoi imparare a usare e sfruttare veramente il proprio potenziale e superare questi blocchi, devi solo imparare ad usare al meglio la tua mente, le tue emozioni e il respiro in modo sapiente, combattendo sul ring con più precisione, lucidità, concentrazione e RESISTENZA FISICA, solo allora riuscirai a mettere in pratica al meglio quello che sai fare in palestra! 

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Emanuele Zanella.


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