Un progetto che è una meraviglia, fantastico, eccezionale, da impazzire, da fare i salti in piazza: progettone speciale per i minori non accompagnati, ben 50! A Cremona! Clicca qui se vuoi delibare il pregiato comunicato stampa del Comune di fine dicembre, quando l’emergenza dei distacchi delle utenze era già ben nota.
E’ bello, bello, tanto bello, ma perché si deve fare a Cremona? Perché non a Brescia, o Bergamo, o Milano, o in altre città ben più attrezzate? Che facciamo, il passo più lungo della gamba? O giochiamo per cinque anni a favorire le solite allegre cooperative cattoliche, come la Nazareth e le altre del solito gruppetto di amiconi?
132mila euro se ne sono andati proprio a Cremona e per niente: per fare un piacere alla Nazareth, per rafforzare l’amico don Pier. Non c’era un utilità specifica per Cremona, dato che i minori non accompagnati li puoi aiutare nello stesso modo a Brescia o in altre città. Poi 50 minori sono tanti, il costo è notevole.
Non perché sia dato a minori non accompagnati che sono una priorità e giustamente li si aiuta (soldi ben spesi, ma non a Cremona), ma perché Cremona non riesce ad aiutare, con i pochi soldi che ha, le famiglie che si sono viste tagliare acqua, luce e gas.
L’assessorato di LUIGI AMORE, nominato su consiglio curiale, diciamo del vescovo per chiarire, è stato sorpreso e non sapeva che fare. Alla fine si è banalmente offerto di “coordinare gli aiuti della Caritas”. Ah, c’è ancora la Caritas? Pare un po’ bistrattata da questa giunta!
Chi sta male però sono le FAMIGLIE senza acqua, luce e gas. Questo è il vero problema. Non c’erano soldi in cassa per le emergenze: sinceramente venire a sapere queste cose fa male. L’assessore AMORE tanto caldeggiato dal vescovo Lafranconi, che non ha mai denunciato un pedofilo eppure ne ha conosciuti e li ha solo trasferiti (complimenti al vescovo, i minori dovrebbero essere tutelati dai pedofili, o no????) non aveva soldi da parte.
L’Aem, anzi LGH non aveva soldi per le emergenze. Ne ha sempre per le spese inutili o da tagliare, ma per l’emergenza no, anche se l’accesso a quelle utenze è un diritto umano. Riesci a vivere a zero gradi o meno senza riscaldamento? Senza elettricità e senza acqua?
Obiettivamente è una vergogna. Siamo stati costretti a vedere filmati di Raitre e Il Fatto Quotidiano sulle utenze domestiche staccate a Cremona “per mancanza di soldi”. Negli anni della recessione il Comune e Lgh non sono stati capaci di mettere da parte una riserva di denaro per aiutare i casi disperati, per le emergenze.
E poi ci fanno le prediche, vogliono i voti, se la prendono con chissà chi. Prima di amministrare bisognerebbe andare a scuola e imparare l’Abc.
Merita di essere ricordata una lettera di Ennio Serventi: http://cremonademocratica.org/2012/12/29/circolavano-idee-nuove-allaem-negli-anni-novanta/