Un fez classico di lana ..caldo e pratico.
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Semplice..perchè..a Fez ci sono delle gran belle..voci!
-Saida Charaf,Bahaa Ronda y Françoise Atlan están claras,pero,¿Quién es la otra?-
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Concittadini e concittadine..conosciuti e meno…
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A vederli così i nostri concittadini,pare che il fez sia divenuto parecchio di moda nella nostra città.Noi vi presentiamo qualche informazione a proposito del fez e di quanti concittadini immigrati dal Marocco ci siano tra noi ed attendano con infinita pazienza che dall’alto si decidano a fare qualche passo in più per permettere anche a loro di avere quel minimo di diritto civile che chiamo voto amministrativo ..cosicchè non abbiano di che lamentarsi a Roma che solo gli italiani fanno l’anti-politica.
Applausi..o uova..?
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Il fez è un copricapo maschile di lana, spesso rosso, che prende il nome dalla città di Fez (o Fès, Fas), in Marocco, da cui sembra che sia originario, anche se la sua maggiore diffusione si è avuta in oriente, in particolar modo nella Turchia degli Ottomani. In Nordafrica esso non viene chiamato fez ma shashia stambuli o tarbush.
Benché il fez venga spesso confuso con la shashia ( it. scescia), i due copricapi sono alquanto differenti: il fez è rigido, conico e di forma sollevata, mentre la shashia è morbida e la sua forma aderisce alla sommità della testa alla maniera di una berretta a calotta.
L’uso del tarbush (dal persiano sarpūsh) è attestato in Egitto non prima del XVI secolo e per la sua fabbricazione originariamente si preferiva usare la seta di color rosso scuro.
Fu prescelto per lungo dagli Ottomani e, di fatto, divenne la marca contraddistintiva dei suoi fedeli sudditi nel Vicino Oriente, arabo e non, a prescindere dalla religione d’appartenenza di chi lo indossava. In Turchia fu per decreto di Mustafa Kemal soppiantato dalla berretta d’ispirazione siciliana (la coppola ndr), dopo un viaggio compiuto dal futuro Atatürk.
Questo copricapo non è stato usato solo in oriente, ma faceva parte, per esempio, della divisa delle ragazzine nell’età del fascismo. Ricordiamo però che il fez è anche uno dei copricapo dei Bersaglieri: in origine i Bersaglieri indossavano come copricapo un berrettino di maglia di cotone color turchino con un fiocco rosso, che proteggeva dal freddo le orecchie e poteva essere portato sotto il cappello. Poi in Crimea (1855), entusiasmati dal valore dei “Fanti Piumati”, gli Zuavi, reparti speciali del corpo di spedizione francese, offrirono in segno di ammirazione il loro copricapo. Dopo il cappello piumato il fez è divenuto un altro emblema di orgoglio e distinzione del Bersagliere. Il cordoncino che collega il fez al fiocco azzurro deve essere di lunghezza ridotta, al massimo 30 centimetri, in modo tale da permettere a quest’ultimo di dondolare rapido da una spalla all’altra.
Per gli Ascari era d’uso il tarbusc, un fez allungato tronco-conico, sempre di feltro rosso su cui venivano applicati gradi e distintivi, spesso sormontato da un fiocco di lana coi colori del reparto di appartenenza.
(fonte wikipedia).