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Perché il sindaco non spegne l’inceneritore con un’ordinanza per la tutela della salute?

Creato il 17 giugno 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Che il sindaco, come responsabile della salute dei cittadini, possa emettere un’ordinanza per lo spegnimento dell’inceneritore è una proposta di Mariagrazia Bonfante, sindaco di Vescovato e numero uno di Salviamo il Paesaggio.

Aem-Lgh vogliono tutelarsi? Dovranno dimostrare che le emissioni dell’inceneritore non fanno male alla salute.

Il sindaco Galimberti può giocare questa carta molto popolare, responsabile, seria, coerente con la minaccia dell’inceneritore alla salute dei cremonesi, coerente anche con i pronunciamenti dell’Unione europea e della Regione, anche se la Provincia di Salini guarda al trattamento dei rifiuti in uso forse su altri pianeti. Il nuovo piano rifiuti nemmeno prevede, tra l’altra, la discarica di Malagnino-Vescovato, che Aem ed ex sindaco di Vescovato vorrebbero realizzare forse per un pronunciamento del Consiglio di Stato.

Dei rifiuti si è parlato in modo frammentario: ora di un argomento, ora dell’altro, ora di differenziata, di inceneritore, di rewamping, di tariffa puntuale, mai una visione d’insieme da parte delle pubbliche amministrazioni e dell’Aem-Lgh, mai l’indicazione chiara di una via d’uscita realizzabile come il progetto Amali, dovutamente aggiornato con le nuove tecnologie.

Galimberti ha parlato di un piano industriale di tre anni per spegnere l’inceneritore: idea bocciata in consiglio provinciale!

 


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