Perchè il Italia si legge poco?
Ormai lo sanno anche i sassi, i lettori italiani sono una piccola percentuale. Solo il 10% circa legge con regola, un 38% compra un libro all'anno, gli altri... il nulla.
C'è chi dice che l'Italia sia un paese pieno di distrazioni, e che il bel tempo non aiuti. Nei Paesi Nordici, il freddo e le piogge invogliano a stare in casa a leggere un buon libro, mentre gli italiani amano stare all'aria aperta. Ma è poi così? Io ci credo poco, il bel tempo c'è anche in Francia eppure leggono più di noi. E nei Paesi del Nord non è vero che leggono in casa al riparo dalle intemperie, anzi, i lettori sono ovunque, sui mezzi pubblici, nei cafè, in biblioteca.
Io dico che siamo un popolo di pigri.
Leggere è un passatempo che richiede cuore, fantasia, immaginazione e sì, tempo. Quel tempo che ormai sembra davvero prezioso come il denaro. Chi non è capace di leggere, chi non sa cosa si sta perdendo, o non ha avuto dei buoni maestri, o è troppo preso da altro. Cosa? Internet, televisione, cellulari, ma anche palestra, sedute dall'estetista... ahimè, siamo il popolo dell'apparire. Non arriviamo a fine mese, ma abbiamo un cellulare di ultima generazione e chiediamo un prestito per andare in vacanza. Eppure un'ora di lettura non costa nulla e dà tanto.
Ma sapete qual è la cosa più tragica? Che la lettura porta cultura. E va bene essere un popolo di non lettori, ma il problema è che siamo un popolo governato da ignoranti. Il dramma è questo. Ne abbiamo avuto le prove. Interviste imbarazzanti in cui è emerso il nulla cosmico. Politici che non sanno coniugare i verbi, o svincolano da domande a cui non sanno dare risposta. Domande di cultura generale, ma anche domande inerenti al loro settore!!!
Probabilmente tutto parte dai banchi di scuola. Io avevo un professore che i libri me li faceva amare, non gliene fregava niente di cosa leggevano i suoi studenti, bastava che leggessero. Per questo in una classe di 25 ragazzi potevano girare anche 25 libri diversi, perchè ognuno doveva trovare il libro in armonia con le sue corde. Invece spesso sento di ragazzi che non leggono proprio perchè hanno impararto a odiare i libri a scuola. Assurdo. È come quando vai a catechismo e una volta finiti i sacramenti non entri più in chiesa. Possibile che le persone che dovrebbero farci avvicinare a una cosa, ci portino sul versante opposto? Possibile che questo capiti proprio qui, in Italia? Un Paese che è la culla della cultura!
Adesso sembra che le cose stiano cambiando. E devono continuare a cambiare. I giovani leggono più degli adulti, c'è solo da sperare che crescendo mantengano intatta questa passione e non si facciano fuorviare... d'altronde divertimenti, hobby, frivolezze, lavoro, casa e famiglia, non possono convivere con un buon libro? Io direi proprio di sì.