Speriamo che l’Assessore Jane Alquati prenda spunto dalla sua collega rumena per creare anche da noi un centro cosmopolita abbandonando i vecchi schemi di arte accademica da vetrina. Ormai molte città hanno compreso che l’interazione è il nuovo imperativo culturale per sviluppare un circuito vincente, sia a livello sociale, sia a livello economico.
L’arte autogestita dunque e la politica come promotore di idee libere. Meno passerelle istituzionali ma più rispetto per la creatività individuale. Efficacia ed innovazione, un binomio necessario per rigenerare il tessuto artistico territoriale, costerebbe meno di un guardaroba firmato e di un ritocchino estetico!
Claudia Cremonesi
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