No, Cota Roberto ha deciso che non è questa la priorità del suo governo regionale. La priorità è dare le borse a chi sia nato e già residente ad Alessandria, Casale, Cuneo, Torino, Biella, Vercelli, Verbania e nelle altre province del Piemonte. Quindi per dire, io che son piemontese da nove generazioni, con uno dei cognomi più piemontesi del mondo, ma che sono residente e nato a Roma, sarei tagliato fuori. Ora, io in 5 anni di Ph.D. nella più prestigiosa università canadese ho ricevuto la bellezza di 16.000$ di borse di studio all’anno, più i salari come insegnante universitario e come formatore di insegnanti. Facendo un calcolo molto approssimativo, a me l’Ontario – terra mai vista prima – ha versato circa 170.000 $ (circa 150.000 euro) per consentirmi di compiere questo Ph.D. presso la UofT. In cambio, io ho pagato le mie tasse lì, ho contribuito a far girare l’economia di quei posti comprando un appartamento e vivendo lì, gli ho formato due anni di insegnanti universitari e ho insegnato la grammatica e la lingua italiana a 5 anni di classi, oltre ad aver dato una nuova lettura dell’opera di Tondelli. E credetemi: lo so bene che il mio studio e la mia ricerca non sono fondamentali come quelli di chi, venendo in Ontario dall’Asia o da altri continenti, ha magari contribuito alla scoperta di un vaccino o di una cura contro qualche malattia, o ha scoperto una nuova galassia osservando lo spazio. Ciò nondimeno, l’Ontario e il Canada in me hanno creduto e hanno ricavato il proprio tornaconto in termini di professionalità e di contributo in materia grigia.
Proprio quella materia che Cota Roberto ha l’aria di non avere in gran dote. E ora sappiamo che non è solo un’aria, la sua.
(Questo post lo dedico ai piemontesi che stanno organizzando le mie presentazion di Cuneo e Torino, i prossimi 5 e 6 novembre).