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Perché la biblioteca virtuale?

Creato il 06 agosto 2011 da Marcodallavalle
Perché la biblioteca virtuale?
Per chi si occupa di Biblioterapia il riposo non esiste. Trovare nei libri continui spunti è una necessità che non si può improvvisare, anche se è vero che ciò che spesso si programma viene poi stravolto dalla necessità di adattarlo alla personalità dei partecipanti del gruppo. Più si legge e più sono gli spunti. Ma aumenta anche la mole di libri a disposizione e la necessità di non perdere preziosi brani che potrebbero essere proprio quelli che tanto cerchiamo. Nei Paesi in cui la Biblioterapia è una pratica diffusa e consolidata esistono liste di libri e autori suddivisi per temi e problemi. Per chi pratica la Biblitoerapia in Italia è quasi impossibile prendere spunto da quelle stesse liste perché i testi sono quasi sempre solo in lingua non italiana e difficili da reperire qui da noi. E poi rimarrebbe comunque la difficoltà di non perdere traccia, all'interno di uno stesso libro, delle diverse chiavi di lettura e dei diversi argomenti che possono essere sviluppati. Oltre che prendere appunti sulle pagine dei libri che si leggono per recuperare le informazioni necessarie più velocemente, può essere utile creare personali liste, inventando un criterio di recupero delle informazioni che sia il più utile per il biblioterapista. L'opportunità di costruire una propria Biblioteca virtuale (quella che vorrei completare su Anobii, ma il poco tempo a disposizione me lo impedisce...) può essere una risorsa. Credo. Spero. Ma allora perché l'ispirazione che trovo quando mi piazzo davanti alla mia libreria aspettando che i libri mi chiamino non riesco proprio a sostituirla?

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