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Perché Mad Max: Fury Road merita di vincere l’Oscar come Miglior Film

Creato il 26 febbraio 2016 da Trescic @loredanagenna
madmax2_wired Ci sono otto candidati che quest’anno possono vincere l’Oscar come miglior film. C’è Il caso Spotlight, che racconta il giornalismo più bello e avvincente; c’è The Revenant, con la coppia Iñárritu-DiCaprio e c’è La Grande Scommessa, sottovalutatissimo e pieno di trovate geniali (Margot Robbie che vi spiega la crisi economica del 2008 immersa in una vasca da bagno è geniale, senza se e senza ma). Poi ci sono Il ponte delle spie di Spielberg, Brooklyn che vi farà piangere fiumi di lacrime, Room, semplicemente meraviglioso, e The Martian, che ai Golden Globe è stato inserito nella categoria “miglior comedy” (davvero, Hollywood Foreign Press?). E poi c’è Mad Max: Fury Road, che a modo suo segna un precedente: la prima volta che un film action, sincopato, tutto costruito sul montaggio, la musica e il missaggio audio, arriva a questi livelli. Tra gli otto candidati, Mad Max è il film che merita di vincere. Perché, semplicemente, è il migliore. Il più innovativo. Quello che ha scosso di più non solo la comunità degli addetti ai lavori – George Miller, 70 anni, ha dato una grandissima lezione di stile a registi molto più giovani e con molti più soldi a disposizione – ma anche il pubblico. Che ne è rimasto folgorato: amore a prima vista, farfalle nello stomaco e (quasi) due ore che filano senza colpo ferire. Meraviglioso. Il cinema è anche questo: è un uso sapiente della tecnica; è saper giocare con le immagini; è acchiappare lo spettatore, scuoterlo, fargli tremare la terra sotto i piedi (anche se è spaparanzato in poltrona, in un multisala del centro città) e farlo esaltare. E il miglior film del 2016 deve essere così. I tempi sono maturi abbastanza per dire che al cinema ci andiamo anche solo per divertirci. Lo snobismo di una certa critica e di una certa fetta di produttori ha stufato. Viva il rombo dei motori, le frasi urlate; viva la spettacolarità visiva. Mad Max merita di vincere per una summa di cose, certo. Per la storia, la regia (bentornato, Miller) e per i protagonisti. Lo merita perché viene restituita dignità ai ruoli femminili, perché la Furiosa di Charlize Theron, come ha scritto Marina Pierri, è un personaggio fantastico. Lo merita perché tutto – dall’inizio alla fine – è al suo posto. Perché funziona. Il miglior film non può e non deve essere per forza un film d’autore, con una trama che attinga all’attualità e che scommetta tutto sull’empatia dello spettatore; il miglior film può e deve essere anche solo un esercizio di stile, una carrellata di immagini e di esplosioni, il primo piano di un polveroso Tom Hardy e la via verso la salvezza tra le dune del deserto. Il miglior film può e deve rappresentare i gusti del pubblico (“vox populi, vox dei”, come si dice). E quest’anno, tra gli otto candidati, quello che ha conquistato di più il pubblico è stato senza ombra di dubbio Mad Max. The post Perché Mad Max: Fury Road merita di vincere l’Oscar come Miglior Film appeared first on Wired.

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