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“Perché noi siamo amore”

Creato il 20 febbraio 2011 da Malvino

Non ho seguito il Festival di Sanremo e non mi azzardo a dire che ce ne fossero di migliori, ma la canzone di Roberto Vecchioni è davvero brutta: testo ruffiano e sciatto, linea melodica prevedibile di nota in nota, arrangiamento da Korg SAS-20, esecuzione da peracottaio dei buoni sentimenti. Dev’essere stato un premio alla carriera, che a mio modesto parere non conta più di cinque o sei brani decenti nell’arco di quarant’anni.Stavolta si trattava di bambini affogati a due miglia da Lampedusa, operai in cassa integrazione, studenti in piazza contro la Gelmini e – in alto – stava “il bastardo che sta sempre al sole”, “il vigliacco che nasconde il cuore”, ma pure la certezza che “questa maledetta notte dovrà pur finire” e la consolazione che in fondo ci resta l’amore, “perché noi siamo amore”.Siamo gente di cuore, noi italiani, e a questo mix appeal di dolore e speranza non potevamo rimanere insensibili: ci assicura “il sorriso di Dio in questo sputo di universo”, come potevamo negargli un gesto di simpatia? D’altronde, lasciare il povero Vecchioni senza un segno di gratitudine nazionalpopolare ci avrebbe torturato l’anima con gli scrupoli, che onestamente, a cantautore morto, è cosa che comporta sempre atroci seccature. E poi noi siamo amore, ci piace darne prova al televoto.

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