Distribuzione gaussiana intelligenza - it.wikipedia
Forse non ci siamo ancora arrivati, e la realtà fornisce costantemente degli esempi, però alcuni ricercatori affermano che esiste un limite a quanto possiamo diventare intelligenti. Non solo, affermano anche che l'aumento eccessivo delle capacità cognitive si accompagnerebbe a un aumento dei problemi.Perchè non siamo già più intelligenti [Hill e Herwig 2011] è quello che si chiedono i due autori dello studio uscito su Current Directions in Psychological Science, osservando lo sviluppo della cognizione umana da un punto di vista evoluzionistico."Molti sono interessati a farmaci che possano aumentare le facoltà mentali e cognitive" dice Thomas Hill dell'Università di Warwick [fonte Sciencedaily] ma, e qui entra in scena la domanda del titolo "perchè non siamo già più intelligenti?"A parte la difficoltà di definire esattamente di quanto dovremmo essere più intelligenti e a parte l'ovvia considerazione che di ogni capacità o caratteristica umana si potrebbe dire Perchè non siamo già più...? alti, longevi, intelligenti, forti, generosi e così via, dico a parte queste banali osservazioni, una risposta che forniscono i due autori alla domanda è: l'evoluzione utilizza compromessi. E in effetti spesso possiamo osservare che certi primati si accompagnano a gravi problemi: altezza e peso eccessivo sono sovente il risultato di anomalie genetiche che riducono l'aspettativa di vita. Sarebbe bello essere alti 2 metri e mezzo, ma questo significherebbe sottoporre il cuore a un super lavoro. Per questo motivo la maggior parte di noi è molto più bassa. La natura accetta dei compromessi nella costruzione delle sue macchine biologiche: come ve ne sono nelle dimensioni corporee così ve ne sono nella quantità di intelligenza.Vi è anche da considerare che già i piccoli dell'uomo nascono prima del termine, appunto per non sottoporre a uno stress eccessivo quella teca ossea che contiene un bene così prezioso come il nostro cervello: se nascessimo con un cervello più grande, e conseguentemente con un cranio più grande, anche la pelvi delle nostre madri dovrebbe allargarsi, con tutta una serie di adattamenti via via più costosi, pena una sofferenza per il neonato al momento del parto.cortical regions associated with focused
and lapsed attention source mindblog
"This makes sense if you think about a focused task like driving," Hills says, "where you have to pay attention, but to the right things -- which may be changing all the time. If your attention is focused on a shiny billboard or changing the channel on the radio, you're going to have problems."[Sciencedaily cit.]Possiamo prestare attenzione solo ad alcuni aspetti per volta, e distrarci durante la guida, concentrando la nostra attenzione su qualcos'altro, potrebbe essere veramente pericoloso.
source sharpbrains
Memoria. Anche la memoria è un altro campo cognitivo nel quale desideriamo dei miglioramenti. Più memoria significa, per noi, più intelligenza. Ma ricordare troppe cose per troppo tempo non è sempre una buona cosa. La memoria è un'arma a doppio taglio, dice Hills, e ne sanno qualcosa coloro che soffrono di disturbo post traumatico da stress. Dei fatti traumatici gravi come un'aggressione o una violenza possono lasciare una traccia indelebile nella memoria della persona e condizionarle la vita, se non vengono dimenticati. Sembrerebbe dunque il caso che un eccesso di memoria può rivelarsi dannoso.Peabody Picture Vocabulary Test
intelligenza e attrattività fisica
donne - psychologytoday
Sembrerebbe esservi dunque un limite allo sviluppo dell'intelligenza dovuto al fatto che l'aumento di una qualità specifica dovrebbe essere accompagnato, per non essere dannoso, a tutta una serie di adattamenti dell'organismo nel suo complesso. Ma molte delle nostre caratteristiche sono frutto di compromessi: aumentarne a dismisura una potrebbe comprometterne seriamente un'altra, per l'impossibilità fisica di esistere entrambe al massimo dello sviluppo.
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- Thomas Hills and
- Ralph Hertwig, Why Aren’t We Smarter Already: Evolutionary Trade-Offs and Cognitive Enhancements, Current Directions in Psychological ScienceDecember 2011 20: 373-377, doi:10.1177/0963721411418300