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perchè non sono andata al Milano Matsuri

Da Guchippai
perchè non sono andata al Milano Matsuri
quando ho saputo che ci sarebbe stato il Milano Matsuri sono stata così contenta che ho subito controllato di non avere altri impegni ed ho fatto il biglietto del treno. adoro quello che viene definito street food giapponese, ovvero i cibi che tipicamente si trovano durante feste e sagre nel paese del Sol levante. al take-away giapponese della mia città a volte si trova la yakisoba (fredda, visto che è preparata in anticipo), ma altre specialità le posso gustare solo in occasione di eventi particolari. tra l'altro quando ho visto il menù della manifestazione milanese ho doppiamente gioito perchè avrei avuto modo di provare per la prima volta cose mai assaggiate, come i tayaki. purtroppo però, malgrado la pagina sul faccialibro, la cosa ha peccato fin da subito di scarsità di informazioni, tanto che ho finito per cercare notizie su ciò che era accaduto nel 2013. perchè non sono andata al Milano Matsuril'anno scorso la formula era stata: paga € 10 e hai cinque assaggi compresi nel prezzo, il che mi pareva ragionevole. quest'anno però è saltato fuori che il Milano Matsuri è stato accorpato al Milano Manga Festival, che si pagava per entrambi un biglietto unico di € 12 (che dava diritto a un solo assaggio gratuito) e che al Matsuri la roba da mangiare si pagava tutta. questo per me significava dover pagare € 12 per entrare al Matsuri anche se all'altra cosa non volevo andare e in più pagarmi da mangiare all'interno; visti i prezzi dei piatti, in tutto a spendere una trentina di euro come minimo non ci mettevo nulla. ora, a me piacerebbe sapere chi è il genio che ha avuto questa pensata. capisco che chi era interessato alla mostra dei manga faceva un affare, potendo poi entrare anche al Matsuri, ma chi, come me, era solo interessato al Matsuri, perchè doveva pagare € 12 oltre a tutto il cibo che avrebbe mangiato all'interno? allora mi è venuto il dubbio atroce che questa assurdità sia dipesa dalla lobby dei giappominkia. è indubbio che negli ultimi anni la popolarità del Giappone sia andata crescendo, cosa della quale sono solo contenta perchè di conseguenza sono cresciuti anche gli eventi ad esso dedicato, ma credo che soprattutto sia cresciuto l'interesse intorno a un settore ben preciso, ovvero quello della cultura pop/otaku che non ha nulla a che vedere con le tradizioni. perchè non sono andata al Milano Matsurianche a me piacciono manga, anime e cosplay, ma queste tre cose sono solo tre aspetti di una realtà oltremodo sfaccettata e complicata. credo che per moltissimi questi tre elementi siano stati il primo passo per innamorarsi del Giappone, ma al contempo un amore non può essere vero se non approfondisce la conoscenza del suo oggetto, o sarebbe come a dire che ci innamoriamo di qualcuno solo per i suoi occhioni blu, ma non ci interessa di sapere come ha il naso o se è simpatico o intelligente. purtroppo però i giappominkia costituiscono la parte più evidente e più in crescita degli appassionati di Giappone. che poi, diciamolo, vendere manga è facile e nessuno vuole biasimare chi fa del commercio il proprio mestiere e deve pur campare. quello che contesto è che vengano penalizzati i veri appassionati a scapito di un branco di ragazzine vestite da Sailor Moon. insomma, a me questa cosa ha fatto girare un po' le palline perchè mi è parso sia stata fatta per agevolare un certo tipo di pubblico a scapito di un altro, ma tanto ormai, preso questo andazzo, dubito che il prossimo anno le cose andranno diversamente.perchè non sono andata al Milano Matsuri

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