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Perché non trovo lavoro a Londra? Forse stai commettendo uno di questi errori!

Creato il 14 luglio 2014 da Koalalondinese @farego

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Ciao Koali!
Rivevo a settimana decine di vostre letterine, ognuno ha la sua storia, il suo vissuto, problemi e circostanze. Molti sono in fase preparatoria pronti a fare il grande salto, altri l’hanno fatto e sono giá qui.

“Koala é tot settimane che sono qui, ma non trovo lavoro!”

“Help, sono qui da tot e non esce nulla!”

“Koala dammi qualche consiglio sono a Londra da tot settimane e non trovo uno straccio di lavoro. Che faccio?!!”

Queste sono per lo piú le domande e appelli accorati che ricevo da loro.

Rispondi, ci parli e scopri che innanzitutto sono partiti con in testa l’eco della leggenda londinese del manco arrivi che trovi lavoro subito in un paio di giorni. Leggenda che ormai si applica a pochi, e quindi non a tutta la poplazione mondiale!

Ma non é solo questo il problema, ce ne sono ben altri che andró ad elencare in questo post:

 

1 – La lingua

Dobbiamo ancora dirlo? Qualcuno penserá pure, mabbastaaaa che lo sanno pure i muri! Eppure continuo ancora a ricevere letterine di koali che mi chiedono: ma con un inglese scolastico che possibilitá ho di trovare lavoro a Londra? La logica vuole che se vai a cercare lavoro in un paese con una lingua diversa dalla tua, devi per forza di cose imparare la lingua del posto (bene!) per poi sperare di trovare un lavoro in quella data nazione. Capiamoci bene magari mettendoci nei panni di un datore di lavoro che cerca un cameriere, arriva Tizio che parla a stento la sua lingua, che non capisce cosa i clienti gli stiano ordinando e/o chiedendo, non capisce bene cosa gli dicano i colleghi o gli ordini dati, finendo cosí per andare sempre in palla per tutto. Voi lo assumereste? Sono i vostri soldi, la vostra immagine, la vostra pazienza (nel ripetere e ripetere pure facendo i disegnini). No, credo proprio di no. Quindi, in una metropoli come Londra dove ogni giorno sbarcato miriadi di persone alla ricerca di un futuro migliore, molte delle quali parlano un inglese meglio del tuo, un datore di lavoro fra due camerieri con identici skills ed esperienze ma uno parla l’inglese in modo chiaro e comprensibile, chi credi che finirá con l’assumere, te che a malapena sai dire Hello, my name is o quello che sa fare un discorso corretto e chiaro, capendo bene cosa gli viene detto e chiesto? Non partire senza sapere l’inglese le probabilitá di tornare a casa saranno alte! Se hai bisogno di studiare la lingua inglese in Inghilterra, guarda i corsi di inglese a Londra Kaplan (ora scontati al 20%!) hanno due scuole di lingua inglese in pieno centro a Londra! Scaricate gratuitamente la brochure per maggiori informazioni. 

kaplan london storyboard-01

2 – Il CV

Il CV, lunga storia … pochi capiscono che é quel documento che apre le porte, che ti da la chance di essere chiamato per un colloquio di lavoro. É l’abito che fa il monaco, é la stretta di mano prima della presentazione, é la prima “immagine”, idea che hanno di te, la prima impressione, il call to action, etc. Eppure molti partono senza neanche indagare su quale formato sia valido e richiesto in quella data nazione. 9 CV su 10 sono nel formato europass, che qui manco ne sanno l’esistenza e totalmente ignorano e scartano per svariati motivi che puoi leggere qui. Non parliamo poi dei: maccche é la Cover Letter?, che la devo fare per qualsiasi lavoro? Che devo fare il CV per cercare lavoro come cameriere o lavapiatti? Il CV é un vero e proprio investimento, é quello che vi permetterá di essere chiamati per un colloquio di lavoro, quindi, perché molti continuano ancora ad ignorarlo, mettendo nero su bianco CV indecenti, tradotti con Google Traslator alla buona e meglio (leggo di tutto e di piú sai le risate che si fanno!), informazioni incomplete, oppure pagine e pagine di papiri con informazioni totally inutili? Perché si cerca lavoro in una cittá presa d’assalto dove per ogni posto di lavoro ci sono centinaia di candidature e il recruiter non ha tempo né voglia di starsi a subire violenze visuali di CV strampalati, formattati male, che manco si leggono, con informazioni sparate a caso, tradotte alla buona, o peggio ancora CV che non rispettano ció che quel dato mercato lavorativo richiede? Perché dovrebbero perdere tempo con il vostro CV quando ne hanno altri settordicimila da visionare, e di sicuro c’é qualcuno che si é preso almeno la briga di sedersi per qualche ora ed investire nel sistemare al meglio il suo CV, crearsi una CL e se non sa bene l’inglese o ha dei dubbi ha investito in un servizio di CV Making? Fatti un CV come Regina comanda, o almeno informati su che cavolo vogliono in quel dato paese e please, lascia stare i traduttori online! Se hai bisogno di una traduzione, creazione di CV e CL, vedi qui. :)

 

3 – Le referenze

Qui in UK chiedono le referenze per tutto. Gli anglosassoni in generale appena finito il colloquio ti chiederanno una o piú referenze. Se non sai cosa sono guarda qui, leggi questo post sulle referenze lavorative. Cercate di partire avendo delle referenze, qualcuno che puó testimoniare che siete un bravo, produttivo ed ottimo lavoratore su cui investire AKA assumere. Che fare se non le si hanno? Ammettete la veritá che magari eravate in nero, che quel dato business ha chiuso/fallito e non avete piú recapiti da poter dare, fatevi aiutare da qualche amico compiacente disposto a testimoniare che siete bravo ed affidabile, se state lasciando un posto lavorativo (in Italia) fatevi fare una letterina, chiedete al datore di lavoro se potrete dare i suoi recapiti, rintracciate i vecchi datori di lavoro e fatevi fare una letterina, chiedete se acconsentono a divulgare i suoi dati (i dati NON vanno messi sul CV, sul CV ci va solo un References available upon Request. Altre vie da seguire se non avete referenze é rintracciare vecchi colleghi che possano testimoniare a vostro favore, o dei clienti e cosí via. Ecco perché é ottima cosa farsi Linkedin! Su Linkedin potrete dimostrare che ci sono persone che possono parlare bene di voi, che pongono dei riconoscimenti ai vostri skills (per ottimizzare al meglio il tuo profilo in lingua ITA o ING vedi qui). Ripeto, investite in voi stessi, non lasciate nulla d’intentato! In Italia pochi prendono in considerazione la potenza/potenzialitá di Linkedin mentre all’estero invece appena metti piede nel mondo lavorativo se lo fanno tutti un profilo curato ed efficace! Un altro ottimo metodo é attraverso il volontariato, gli anglosassoni tengono molto conto delle persone che si prestano al prossimo sia a due “zampe” che quattro, quindi proponete qualcuno dell’associazione, altri volontari e cosí via. Rimane tassativamente importante il colloquio, meglio ve la giocate e siete convincenti e preparati piú potranno chiudere un occhio sul fattore che non avete referenze. Per arrivare preparati al colloquio, i corsi di inglese all’estero Kaplan hanno delle sessioni dedicate proprio alla preparazione delle tecniche per impressionare i datori di lavoro!

 

4 – Zero esperienza sul suolo Britannico

All’inizio lo zoccolo duro nonostante si abbiano i skills richiesti e si padroneggia bene la lingua, puó essere che non ti chiamano o non vai oltre il colloquio perché non hai esperienza in terra inglese. Ecco perché io insisto sempre sul “prendi il primo lavoro che ti capita!”, con questo non voglio dire che devi accettare di fare lo schiavo per meno del minimo salariale, ma neanche snobbare quei lavoretti che non corrispondono proprio a quello che cerchi e che sei venuto qui a praticare. Un lavoretto non é per sempre, stringi i denti per un pó di tempo, guadagni la pagnotta, ma soprattutto ti fa entrare nel mondo lavorativo britannico, ti fa vedere da vicino, dall’interno come funziona. In piú, produce referenze e … rullo di tamburi esperienza lavorativa in loco! Infine, non puoi sapere dove quel “lavoretto” puó portarti. Io appena arrivata qui per sopravvivere finii a lavorare come commessa, non era quello che volevo ma in meno di un anno ero diventata manager di un’ala del floor, avevo il mio reparto, commesse e mansioni ben precise! Non male vero?!! ;) Non snobbare questo e quello solo perché non é ció che vuoi, c’é tempo e sei qui per costruirti una nuova vita, quindi non pretendere che ti stendano tappeti rossi e suonino le trombe!

5 – Poco tempo

Sembra strano e ridicolo, … ma alcuni si lamentano che non trovano lavoro, e poi ammettono che dedicano manco un paio di orette alla ricerca di esso! Cercare un lavoro é un lavoro, mettetevelo bene in testa! Dal farsi un CV e CL decenti, chiari, puliti e giusti per quella data nazione, all’uscire di casa e girare come trottoline … cercare un lavoro richiede tempo ed energie. Sí, é vero che qui molto viaggia online, perché spesso finisci per candidarti e rispondere agli annunci online. Peró vale sempre la questione dell’uscire, battersi la cittá in cerca di un lavoro, e no, non cercate solo nella fatidica zona 1, nelle vie dello shopping principali, perché Londra é immensa e il lavoro puó saltare fuori ovunque. Siate spietati, decisi, preparati non uscite un paio di orette andando alla buona a zonzo, per poi crogiolarsi nei parchi e il giorno seguente strapparvi i capelli perché nessuno vi chiama. Io uscivo la mattina e tornavo il pomeriggio. Ho girato come una trottola, lasciato CV ovunque (non solo nelle zone 1-2!). Insistete! Se vi piace un’azienda, fate buon viso a cattivo gioco, e andate a portarglielo di persona pure che quelli vi dicono che non hanno posizioni lavorative aperte o che dovete candidarvi solo online. Voi insistete, implorateli, dategli delle ottime ragioni su questo e quello, sul perché puntare su di voi, o solamente accettare quel CV, insomma … siete qui per crearvi un futuro migliore o no? Allora cavolo datevi da fare!

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6 – Attenzione ai dettagli

Gli inglesi sono una popolazione moooolto formale, badano tantissimo all’etichetta. Presentarsi alla buona, poco ordinati, in scarpe da ginnastica al colloquio di lavoro, CV sgualciti … non gli fa affatto piacere. Insomma datevi un tono e soprattutto una vestita decente, vi ricordo che voi siete come un prodotto e nessuno dico nessuno ne comprerebbe uno con una veste grafica povera e sconclusionata. Se state andando a dare i CV in giro negozio per negozio, ristorante per ristorante, per favore non dateli stile volantino sgualcito. Sapete la storia della prima impressione, é spesso quella che conta, no?!! Per saperne di piú leggi qui: cercare lavoro a Londra: una guida a cosa NON fare!

 

7 – Senza NIN

Non avere un NIN – National Insurance Number, vi pregiudica la trovata di un lavoro alla luce del sole. E anche di essere assunti. Se non sapete cosa sia e come farlo, andate a leggere questa guida. In UK é obbligatorio avere il NIN per lavorare. É una sorta di codice fiscale che ti permette di lavorare legalmente in UK, di essere incasellato nella giusta fascia di tasse, e quindi di essere una persona che lavora legalmente e alla luce del Sole qui in UK. Il NIN é una sicurezza per voi lavoratori, perché verrete messi in regola, non vi sará pagato meno del NMW National Minimum Wage (il minimo salariale applicabile) ed inoltre pagherete la giusta quota di tasse. Alcuni datori di lavoro sono disposti ad attendere che ve ne facciate uno, ma affermare di averlo, aumenta la chance di essere assunti perché siete belli pronti per essere messi subito all’opera! D’altronde gli inglesi sono chiarissimi sul fattore NIN: You must apply for a National Insurance number to start work! Tu devi per forza farti un NIN se vuoi iniziare a lavorare in UK! Piú chiaro di cosí non si puó! ;)

 

7 – Cercare lavoro nella propria cerchia

L’altro giorno scrollando i commenti di un video nel mio canale Youtube, un tizio scriveva che erano cavolate quelle che stavo dicendo (ok per la libertá d’espressione! ;) ) e che tanto lui andava in UK a cercare lavoro presso italiani. Ullallá macche bel cambiamento! Senza nulla a togliere a tutti quei datori di lavoro italiani onesti e seri, ma se vieni qui con l’idea di cercare lavoro SOLO presso di loro … mi chiedo perché non rimanersene a casa allora se non ti vuoi amalgamare con la nuova nazione, popolo e cultura! O almeno provarci … Sforzati di uscire dal guscio e cercare lavoro ovunque e non solo in locali, aziende e quanto altro solo italiani!

 

8 – Non essere propositivi

Andare ai colloqui come cavalli abbattuti, essere indecisi su questo e quello, cosa si vuole fare e ottenere, presentare CV con una mistura di lavori e settori che non si capisce cosa si sta realmente cercando e in cosa si é skillati e formati, zero sorrisi, motivazione, credere in se stessi … Qui in UK, specialmente a Londra, c’é da sgomitare perché la concorrenza é davvero alta e tanta. In linea generale dovete “vendervi”, dovete comunicare all’altro che siete il meglio, far sentire che siete la scelta giusta, il tizio al momento e posto giusto, meglio di te non puó trovare! Sforzatevi, siete un prodotto quindi fate sapere che benefits potete apportare all’azienda, molti invece chiedono solo: vorrei opportunitá di crescita, piú soldi, meno ore, un’azienda che mi accetta, capisce, non mi rompe, mi paga bene e mi fa pure crescere e poi … voi che date in cambio? Cosa apporterete a quell’azienda? Pure che pensate che volete questo e quello, siate propositivi, pure che venite da situazioni non facili, non sparate a zero sulla vostra ex-azienda/datore di lavoro. Secondo uno studio, avrete solo 12 secondi per aggiudicarvi un posto di lavoroDatevi da fare, sprizzate da ogni poro la voglia di fare e dare, andate in scena e affermate che siete il meglio che possano assumere!

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9 – Non avere esperienze o … averne troppe!

Una delle cose piú frustranti per chi finiti gli studi, si appresta a cercare un lavoro, é quella di sentirsi dire che non si ha abbastanza esperienza. Stessa cosa capita anche quando ci si trasferisce in un paese straniero, a meno che non abbiamo delle grandi e specifiche competenze in questo e quello, la iniziale ricerca del lavoro puó rivelarsi un vero e proprio girone infernale con tanto di Dante e Virgilio a fare il tour. Se non avete esperienze lavorative perché siete freschi di scuola allora date una letta a questo articolo! Se invece avete il CV pieno zeppo di esperienze lavorative una accavallata sull’altra, oppure 10 in un solo anno … per un anglosassone siete un Job Hopper. Essere un job-hopper spesso vuol dire due cose: che non vi sapete tenere un posto di lavoro, oppure che vi piace cambiare spesso e tanto, lasciando senza tanti complimenti e preavvisi il vostro posto di lavoro. Solitamente invece in Italia, avere molte esperienze lavorative concentrate anche in pochi anni viene visto in chiave positiva – vi piace cambiare, siete dinamici e aggiornati e le aziende sembrano cercarvi – oppure purtroppo, non siete mai incappati in una che vi ha fatto un contratto decente e soprattutto indeterminato. Spesso in UK questo tipo di CV pieno di job-hopping experiences non viene visto molto bene, leggi di piú qui!

 

10 – Insistere nella cittá sbagliata

Molti vengono a Londra pensando che sia la Mecca dove i desideri diventano realtá! Lavoro in abbondanza, stipendi d’oro, occasioni a valanghe per ogni settore … ma l’Inghilterra NON ha solo Londra! Se sono mesi (anni in caso si ha un lavoretto poco soddisfacente) che insisti in quella data cittá, e non esce nulla o non si migliora la situazione lavorativa … fai i bagagli e alza i tacchi, virando altrove, queste ad esempio sono le 12 cittá inglesi dove puntare per trovare un lavoro! L’Inghilterra é grossa, le occasioni tante (se le si cerca!) e tu tanto l’hai giá fatto una volta il passo di togliere le tende e andartene altrove ;)

Questi sono alcuni consigli che mi sentivo di darvi, molto comunque dipende da voi, da come vi ponete, da cosa fate e cercate e soprattutto come lo cercate. Londra non é una destinazione easy come molti vogliono farvi credere, é mitica, unica, bellissima, viva e piena di occasioni ma nessuno – come anche altrove – vi regala nulla! Se volete qualcosa dovete fare come si fa ad un buffet, ci si alza, si va al tavolo, si riempie il piatto e si mangia … poi se avete un cavaliere che vi fa tutto ció allora é un altro conto, ma in linea di massima si fa tutto da soli. Quindi, dateci sotto! ;)


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