Mentre in Cina come in India i sapienti di ogni religione trascrivevano i loro insegnamenti ed essi circolavano in misura direttamente proporzionale alla fama del loro autore, in Europa la dottrina antica della sapienza dovette coprirsi di veli: quelli del cristianesimo stesso come nelle saghe del Graal, oppure di strane tecniche metallurgiche come l’alchimia o di incomprensibili simboli come i tarocchi.
Nessun personaggio come Carl Gustav Jung è riuscito in Occidente con tanto successo a diffondere l’interesse per il simbolismo sacro. Egli attinse probabilmente la sua conoscenza dei Tarocchi dagli esoteristi dell’epoca, in particolare a quanto sembra da Papus. Sul tema dei rapporti fra il tarocco e Carl G. Jung si trovano spunti molto interessanti raccolti dalla ricercatrice americana Mary K. Greer sul suo blog al link http://marygreer.wordpress.com/2008/03/31/carl-jung-and-tarot/.
Il 1° marzo 1933, Carl Jung parlò del tarocco durante un seminario che stava conducendo sull’immaginazione attiva. Questa è la trascrizione delle sue esatte parole:“Un altro strano campo di esperienze occulte in cui appare l’ermafrodito è il tarocco. Questo è un insieme di carte da gioco, originariamente usate dagli zingari - ci sono esemplari spagnoli, se ricordo bene, - che risalgono al 15° secolo. Queste carte sono realmente all’origine del nostro mazzo di carte, in cui il rosso e il nero simboleggiano gli opposti, e la divisione in quattro - fiori, picche quadri e cuori - appartiene anch’essa al simbolismo dell’individuazione. Esse sono immagini psicologiche, simboli con cui si gioca, come l’inconscio sembra giocare con i suoi contenuti. Esse si combinano in certi modi, e le differenti combinazioni corrispondono al giocoso sviluppo degli eventi nella storia dell’umanità. Le originali carte del tarocco consistono delle carte ordinarie da gioco, il re, la regina, il cavaliere, l’asso ecc, - però le figure sono in qualche modo differenti - e inoltre, ci sono ventuno carte sulle quali ci sono simboli, o raffigurazioni di situazioni simboliche. Per esempio, il simbolo del sole o il simbolo dell’uomo appeso per i piedi, o la torre colpita dal fulmine, o la ruota della fortuna, e così via. Queste sono una sorta di idee archetipiche, di natura differenziata, che si mescolano ai componenti ordinari del flusso dell’inconscio, e perciò è adatto ad un metodo intuitivo che ha lo scopo di comprendere il flusso della vita, forse anche predire eventi futuri, eventi che si presentano alla lettura delle condizioni del momento presente. É in tal modo analogo all’ I Ching, il metodo divinatorio cinese che permette quanto meno una lettura della condizione presente. Vedete, l’uomo sempre ha sentito la necessità di trovare un accesso attraverso l’inconscio al significato di una condizione presente, perché c’è una sorta di corrispondenza o somiglianza fra la condizione prevalente e la condizione dell’inconscio collettivo.
Dierdre Bair racconta in Jung: a Biography (Jung: una biografia - Little, Brown, 2003, pag. 549) che nel 1950 Jung assegnò ad ognuno dei quattro membri del suo Circolo di Psicologia un “metodo intuitivo, sincronistico” di ricerca. Hanni Binder doveva svolgere ricerche sul tarocco e insegnargli come leggere le carte. Essi stabilirono che lo “Antico Tarocco di Marsiglia” di Grimaud “era il solo mazzo che possedesse le proprietà e assolvesse i requisiti di metafora che egli spigolava all’interno del testi alchemici”.
Benché non fosse un obiettivo diretto delle sue energie, Carl Jung tuttavia riconobbe il Tarocco come rappresentazione di archetipi di trasformazione come quelli che egli aveva trovato in miti, sogni e alchimia, e come avente caratteristiche divinatorie simili all’I Ching e all’astrologia. Soprattutto, Jung riteneva che una persona potesse usare “un metodo intuitivo” per comprendere – mediante la riflessione operata dal tarocco dell’inconscio collettivo in una “nuvola di cognizione” – il significato in una condizione attuale, prevalente.
Carl Jung sugli Arcani Maggiori
Ho appena ricevuto un documento dalla biblioteca dello Jung Institute di New York. Contiene brevi note che Hanni Binder prese delle descrizioni di Jung in tedesco, quando le parlava delle carte dei tarocchi. Un suo amico ha fatto una traduzione letterale in inglese, dattiloscrivendola su larghe schede. Ciò che segue è la descrizione verbale di Jung degli Arcani Maggiori. Essi sono basati sulle carte del Tarot de Marseille Grimaud, che egli sentiva contenere assai da vicino proprietà che riconosceva dalle sue letture di testi alchemici. Ho corretto ovvi errori di linguaggio, ma riducendo questi cambiamenti al minimo. I miei commenti personali sono fra parentesi quadra.PRECISAZIONE: lo studioso giapponese del tarocco, Kenji, ha scoperto che il testo descrittivo di Jung deriva quasi direttamente dal Tarot de Bohémiens di Papus (grazie, Kenji). Comunque, Jung sembra aver aggiunto parecchie parole chiave dal suo proprio lessico psicologico come ho sottolineato sopra. Mettere a raffronto questi due testi renderà chiaro quali idee Jung ha aggiunto.1 Il Mago Il Mago ha nella mano destra una palla d’oro, nellasinistra un bastone [bacchetta]. Il cappello forma un otto [simbolodell’infinito]. La disposizione delle mani mostra a destra attività, a sinistrapassività. Segno di forza, stabilità, sé. Tiene tutti i simboli di fronte a sé.
2 La GranSacerdotessaSacerdotessa seduta. Indossa un velo. Sulle sue ginocchiac’è un libro. Il libro è aperto. Sta in connessione con la luna. Sapienzaocculta. Donna passiva, eterna.
3 L’ImperatriceImperatrice con ali. Nella mano destra ha un’aquila,nella sinistra uno scettro. Ha una corona con 12 pietre. L’aquila come simbolodi anima e vita. Attività femminile. Fecondità, dea.
4 L’ImperatoreImperatore seduto di profilo. Nella mano destra impugnalo scettro. Indossa un elmetto con 12 pietre. Le gambe sono incrociate.Volontà, forza, realtà, dovere, vivacità.
5 Lo IerofanteLo Ierofante si appoggia su una croce tre fax [sic –tripla?]. Le due colonne si elevano sulla destra come legge, sulla sinistracome libertà. Due uomini s’inginocchiano davanti a lui: uno è rosso, l’altronero. Volontà, religione, fato [fede?], Sé, centro.
6 Gli AmantiIl giovane è fermo su un angolo ove due strades’incontrano. La donna a destra ha una ghirlanda dorata sulla testa. La donna a sinistra è incoronata di tralci.Bellezza, incrocio, strada verso l’interno o verso l’esterno.
7 Il CarroConquistatore con diadema. Ha un angolo di tre [angoliretti sulla corazza]. Nella sua mano c’è uno scettro. Braccio d’arma e freccia[mano destra?]. In marcia attivamente verso il suo destino. Ha un obiettivo,ottenere vittoria. Attività, estroversione. Inflazione.
8 GiustiziaDonna seduta con diadema. Nella mano destra tiene unaspada, nella sinistra una bilancia. Compensazione fra la natura e la forza diun uomo. Giustizia, compensazione. Conflitto con la legge.
9 L’EremitaUn vecchio cammina con un bastone. Saggezza simboleggiatacome lampada. Protezione con il soprabito. Intelligenza, amore, introversione.Saggezza.
10 Ruota difortunaSfinge che tiene una spada. Ruota che simboleggial’infinità. Dito come segno di comando. Essere umano coma palla[circonferenza?] della ruota di fortuna. Fortuna /sfortuna.
11 ForzaUna giovane apre la bocca di un leone. La ragazza portail segno della vitalità sul suo cappello. Libertà, forza.
12 L’ImpiccatoLe mani di quest’uomo sono dietro la schiena. Gli occhisono aperti. La gamba destra è incrociata. A destra e a sinistra un troncod’albero. Tornare indietro [enantiodromia?], impotenza, sacrificio, esame,prova. Faccia rivolta al cielo.
13 MorteUno scheletro in un campo cosparso di teste e dita. Mortee rigenerazione. L’Ego non dovrebbe prendere posto, il Sé deve prendere posto.Nuova posizione, liberazione, fine.
14 TemperanzaGiovane versa acqua da una brocca in un’altra. Il sole dàil liquido della vita da una brocca d’oro entro una d’argento. Movimento,coscienza, crescita naturale.
15 Il DiavoloLa mano destra del Diavolo è sollevata verso il cielo, lasinistra punta verso la terra. Due persone stanno sotto di lui. Tiene la torciacome un segno di magia nera. Fato, Ombra, emozione.
16 La TorreTorre in fiamme. Ospedale, prigione, colpita dal fulmine.Sacrificio.
17 La StellaUna donna nuda versa acqua da due brocche. Intorno allaragazza ci sono sette stelle. Il Sé risplende, stelle del destino, notte,sogni. Speranza. Il Sé è nato nelle stelle. Unione con l’eterno.
18 La LunaIn mezzo a un campo ci sono un cane e un lupo. Un gamberoesce dall’acqua. È notte. La porta dell’inconscio è aperta. Al gambero piacesalire a riva. La luce è indiretta.
19 Il SoleDue ragazze nude. Il sole splende sulle fanciulle. Goccedi oro cadono sulla terra. Il Sé domina la situazione. Coscienza.Illuminazione.
20 GiudizioUn angelo con ali infuocate, una tomba aperta sullaterra. Nascita del Sé. Ispirazione, liberazione.
21 Il MondoDonna nuda, le sue gambe sono incrociate. Nei quattroangoli abbiamo l’angelo, il leone, il toro e l’aquila. Compimento, termine. Nelmondo ma non del mondo.
0 Il MattoUn uomo che non si cura di sé. Inizio e fine. Il mattonon ha dimora in questo mondo; la sua casa è nel cielo. Sognatore, latomistico.
Carte maschili:
Bastoni = libido [impulso sessuale]Spade = forza spirituale
Carte femminili:
Pentacoli = MateriaCoppe = Sentimento
Nota aggiunta sui Quattro Semi: Jung ovviamente non riuscì a collegare i quattro semi ai suoi quattro tipi o funzioni psicologici, basati sul quaternario di elementi e umori. Comunque, ci andò vicino con i semi “femminili”, chiamando Sentimento le Coppe, mentre i Pentacoli come Materia sono vicini a Sensazione. La maggior parte delle persone collegano Intuizione ai Bastoni e Pensiero alle Spade. La più concisa spiegazione di Jung dei suoi tipi psicologici si può trovare in L’Uomo e i suoi Simboli (lettura altamente raccomandata per chiunque sia interessata all’approccio junghiano al tarocco):
Sensazione vi dice che qualcosa esiste (mediante i sensi).Pensiero vi dice che cos’è (la sua definizione).Sentimento vi dice se è piacevole o no (il suo valore).Intuizione vi dice da dove viene e dove va (le sue possibilità).
Informazioni corso sui TAROCCHI