Perche’ Patrizia Saccone (IDV), forse a sua insaputa, deve copiare un articolo di Gio’ Chianta per attaccare il PD ?

Creato il 16 gennaio 2012 da Malpaese @IlMalpaese

Un mio lettore mi ha segnalato un fatto decisamente curioso, sul sito “CITTA DELLA SPEZIA” hanno copiato un mio articolo, attribuendo l’articolo alla redazione e spacciando parte dei contenuti come se fossero affermazioni dell’esponente IDV Patrizia Saccone. Nessun riferimento al sottoscritto.

QUESTO E’ IL MIO ARTICOLO

TITOLO: DANTE METTEREBBE QUELLI DEL PD NEL VESTIBOLO, TRAGLI IGNAVI  http://ilmalpaese.wordpress.com/2012/01/14/dante-metterebbe-quelli-del-pd-nel-vestibolo-tra-gli-ignavi/

DATA E ORA DI PUBBLICAZIONE: 14 GENNAIO 2012 ORE 17:47

TESTO:

di Gio’ Chianta

“Sicuramente i più coraggiosi sono coloro che hanno la visione più chiara di ciò che li aspetta, così della gioia come del pericolo, e tuttavia l’affrontano.”
(Tucidide)

  Secondo questa “visione” del coraggio di Tucidide, potremmo dire che i politici del PD non hanno coraggio perché non riescono a capire cio’ che li aspetta e di conseguenza non affrontano nulla ma “tirano a campare”.

Sono sicuro che, se Dante avesse conosciuto i politici del PD, li avrebbe messi nel Vestibolo, tra gli ignavi: nella Divina Commedia questi dannati sono coloro che durante la loro vita non agirono mai né nel bene né nel male, senza mai osare avere una idea propria, ma limitandosi ad adeguarsi sempre a quella del più forte.

Tucidide e Dante ci possono aiutare a comprendere l’atteggiamento del PD nei confronti dei referendum. Come anche i minus habens hanno capito, il PD non ha mai davvero sostenuto i 4 quesiti referendari di Giugno. Poi, ad avvenuta vittoria dei si, i coraggiosissimi esponenti del PD hanno cominciato a metterci il cappello sopra: ad un certo punto sembrava quasi che era tutto merito loro, chiamarla dissimulazione è  davvero riduttivo, qui si tratta proprio di avere la faccia come un’altra parte del corpo posta piu’ in basso.

Forse, anche se far peggio era impresa ardua, sono stati ancora piu’ ignavi sul referendum sulla legge elettorale, ammazzato proprio dai partiti piu’ che dalla Consulta. Tanto per cominciare potevano pure cambiarla i coraggiosissimi amici del PD la legge elettorale, nei due anni in cui sono stati al governo,  in quel Parlamento rappresentavano pure il partito piu’ votato. Guai a ricordarglielo pero’,  anche perché sarebbe inutile.

Nel  momento in cui sono state depositate le firme per chiedere il referendum per l’eliminazione del Porcellum, i coraggiosi esponenti del PD si sono mostrati disponibili ad appoggiare la causa dei referendari. Parole, questo fantomatico appoggio non è mai arrivato.

Nel giro di qualche mese, sempre i coraggiosissimi amici del PD, sono passati dal fantomatico appoggio mai concretamente arrivato alla causa dei referendari alle prese di distanza nel momento in cui la Consulta ha bocciato il referendum.

Infatti, gli ignavi del PD, un minuto dopo il verdetto della Consulta, hanno fatto a gara a chi prendeva prima le distanze: per la cronaca, la gara è stata vinta da Bersani, il quale ha una velocità da Schumacher dei tempi belli quando si tratta si mettere il cappello sulle vittorie altrui ma è ancor piu’ veloce quando si tratta di togliere il cappello quando arrivano le sconfitte.

QUESTO E’ L’ARTICOLO COPIATO:

TITOLO: SACCONE (IDV): SE DANTE AVESSE CONOSCIUTO I POLITICI DEL PD, LI AVREBBE MESSI TRA GLI IGNAVI. http://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Politica/Saccone-Idv-Se-Dante-avesse-conosciuto-101118.aspx

DATA  E ORA DI PUBBLICAZIONE: 16 GENNAIO 2012 ORE 10.24

TESTO: La Spezia“Sicuramente i più coraggiosi sono coloro che hanno la visione più chiara di ciò che li aspetta, così della gioia come del pericolo, e tuttavia l’affrontano.” Secondo questa “visione” del coraggio di Tucidide, potremmo dire che i politici del PD non hanno coraggio perché non riescono a capire cio’ che li aspetta e di conseguenza non affrontano nulla ma “tirano a campare”. Sono sicuro che, se Dante avesse conosciuto i politici del PD, li avrebbe messi nel Vestibolo, tra gli ignavi: nella Divina Commedia sono coloro che durante la loro vita non agirono mai né nel bene né nel male, senza mai osare avere una idea propria, ma limitandosi ad adeguarsi sempre a quella del più forte”.
Patrizia Saccone, dalla Direzione provinciale Italia dei Valori la Spezia, non le manda certo a dire e scomoda perfino Dante, per spiegare l’atteggiamento del PD nei confronti dei referendum: “Come anche i minus habens hanno capito, il PD non ha mai davvero sostenuto i 4 quesiti referendari di Giugno. Poi, ad avvenuta vittoria dei si, i coraggiosissimi esponenti del PD hanno cominciato a metterci il cappello sopra: ad un certo punto sembrava quasi che era tutto merito loro. Chiamarla dissimulazione è davvero riduttivo”.
“Forse, anche se far peggio era impresa ardua, sono stati ancora piu’ ignavi sul referendum sulla legge elettorale, ammazzato proprio dai partiti piu’ che dalla Consulta. Tanto per cominciare potevano pure cambiarla la legge elettorale, nei due anni in cui sono stati al governo. In quel Parlamento rappresentavano pure il partito piu’ votato. Guai a ricordarglielo pero’, anche perché sarebbe inutile. Nel momento in cui sono state depositate le firme per chiedere il referendum per l’eliminazione del Porcellum, gli esponenti del PD si sono mostrati disponibili ad appoggiare la causa dei referendari. Parole, questo fantomatico appoggio non è mai arrivato”.
“Nel giro di qualche mese sono passati dal fantomatico appoggio mai concretamente arrivato alla causa dei referendari alle prese di distanza nel momento in cui la Consulta ha bocciato il referendum. Infatti, un minuto dopo il verdetto della Consulta, hanno fatto a gara a chi prendeva prima le distanze: per la cronaca, la gara è stata vinta da Bersani, il quale ha una velocità da Schumacher dei tempi belli quando si tratta si mettere il cappello sulle vittorie altrui ma è ancor piu’ veloce quando si tratta di togliere il cappello quando arrivano le sconfitte”.

RICAPITOLIAMO: Appare evidente come qualcuno abbia commesso una grossa scorrettezza nei miei confronti, la redazione del giornale all’insaputa della Saccone oppure la redazione con l’ausilio della stessa Saccone, spero che sia la redazione che la stessa Saccone mi facciano sapere qualcosa.

  Partiamo dalla data di pubblicazione: Il mio articolo è stato pubblicato due giorni prima rispetto a quello della redazione di “CITTA’ DELLA SPEZIA”. E se volessero fare in qualche modo i “furbetti del sitino”, avviso sia la redazione che la Sacconi che il mio articolo  non è stato solamente pubblicato sul mio blog il 14 gennaio, ma anche sulle bacheche di centinaia di iscritti a Facebook, twitter, e poi: su OK notizie, paperblog, Liquida e altri social network. Senza contare le numerose pagine e gruppi Facebook che hanno postato il mio articolo. Insomma, questo per dire che ho un bel po’ di testimoni.

Il titolo: hanno copiato il mio titolo attribuendone le parole alla Saccone.

Il contenuto: qui mi son fatto quattro risate, come cavolo piu’ la Saccone aver dichiarato interi periodi scritti da me due giorni prima ? Per il resto, le non dichiarazioni per capirci, sono tutte parole, comprese punti e virgole del mio articolo.

UN’ ALTRA RISATA: Non solo mi copiano un articolo, lo dissimulano come se fossero dichiarazioni di Patrizia Saccone, che detto tra noi, spero vivamente sia estranea alla vicenda, ma hanno pure il coraggio di mettere “riproduzione riservata” su un articolo che non gli appartiene.

Pensate che io metto sempre “riproduzione consigliata”. Come tutti i miei lettori sanno, io sono contento quando qualcuno fa dei copia-incolla dei miei pezzi. E sarei stato contento anche in questo caso: se non avessero attribuito le mie parole a Patrizia Saccone, se avessero citato la fonte.

Gio’ Chianta

SVILUPPI

 La redazione di CDS mi ha chiesto scusa per l’episodio:

Chiediamo scusa, abbiamo interpretato male. Cancelliamo immediatamente l’articolo.Grazie della segnalazione.”

 Lugarini

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