E' ben noto a tutti il potere suggestivo della metafora; la sua forza sull'immaginario. Ed il confine sottile tra il cattivo gusto e la provocazione in questo caso si fa quasi indistinguibile, soprattutto nelle parole di un giornalista "militante" della libertà d'espressione.In un paese dove il Parlamento discute ed approva una legge "bavaglio" sulla pubblicazione delle intercettazioni che prevede addirittura il carcere per i giornalisti e in cui si può essere indagati per vilipendio per aver scritto su facebook cose molto meno colorite di quelle che ogni giorno i parlamentari leghisti rivolgono all'unità nazionale e alla Repubblica, credo che si possa a buona ragione parlare di grave crisi democratica, attivandosi proprio per evitare che possa tramutarsi in regime. Così come il darsi fuoco può essere ritenuto un segno dignitoso e tremendo di protesta, ma non può certo venire strumentalizzato come l'optimum della denuncia contro gli abusi del potere. In fondo Verlaine si sentiva addirittura come l'impero alla fine della decadenza, mentre era comodamente seduto nel suo salotto tra un ubriacatura e un po' di sesso.
By Jitsu Mu L'articolo è liberamente riproducibile a condizione che venga citata la fonte attraverso un link all’articolo