I piccoli grandi errori da evitare per vivere e costruire insieme. Nel peregrinare nei meandri della mente, mia e degli altri, ho percorso sentieri che mai avrei immaginato potessero esistere. Sono curiosa, di natura, e quando vedo qualcosa di nuovo, mi appassiono.
Le relazioni sono il mio argomento preferito. Cerco di capire come funzionano. Osservo attentamente. Prendo nota. Faccio collegamenti. Trovo punti di contatto. Mi dò spiegazioni che spesso poi, in itinere, rettifico e perfeziono. Poi faccio statistiche. Non di quelle serie e scientifiche fatte con le curve di Gauss, i grafici, le inferenze, i diagrammi e le torte ma quelle empiriche, quelle che si depositano nei miei pensieri quando, per tante volte, succede la medesima cosa e allora mi dico ah, ecco, adesso ho capito! E funzionano davvero le mie statistiche perché poi faccio – come da manuale – le verifiche delle ipotesi.
Stare in relazione con qualcuno è una delle avventure più difficili e allo stesso tempo più entusiasmanti che la vita ci regala. Dico stare in relazione e non avere una relazione perchè qui, proprio qui, in questa piccola parola, sta l’enorme differenza.
Le relazioni possono essere di diverso tipo: amici, fratelli, genitori/figli, colleghi, conoscenti … ma ora vorrei soffermarmi sulle relazioni di coppia. E ci siamo dentro tutti in questa faccenda, poiché tutti, in qualche modo, abbiamo sperimentato la difficoltà nel mantenere equilibrio e armonia nello stare insieme a qualcuno. Qual è il motivo? Cosa succede quando non si va d’accordo, non ci si capisce, si litiga, si piange, ci si odia, poi ci si cerca, si fa pace, si giura che non succederà più e poi ci si ricasca nuovamente? Cosa c’è che non abbiamo capito? Eh si, perchè qualcosa ci deve pur essere se non riusciamo a venirne fuori, no?Ecco cosa dicono le mie statistiche.
Quando ci innamoriamo, si sa, e questo è scientifico, cadiamo in uno stato di catalessi che ci rende ciechi riguardo quella che è la realtà. Il momento è magnifico, lo sappiamo tutti, ma qualche piccola accortezza la dovremmo avere, soprattutto se non siamo più giovanissimi. Non dovremmo, per esempio, trascurare i campanelli d’allarme che, anche durante l’innamoramento, continuano a fare il loro dovere. Quando accade qualcosa che ci disturba o ci inquieta o anche semplicemente ci lascia perplessi, non dovremmo mai fare finta di niente. Un attimo di riflessione ci aiuterà ad entrare in contatto con noi stessi e a capire perché una tal cosa ci ha turbati. E se ci ha turbati una volta è bene saperlo per tempo poiché ci turberà ancora e sempre di più …
Quando poi l’innamoramento passa o diminuisce di intensità, ed è fisiologico, incominciamo a vedere, con fastidio, ciò che prima avevamo trascurato. Ci meravigliamo pure per quello che succede, accusiamo, diventiamo aggressivi e incominciamo la nostra crociata per far valere le nostre ragioni. E per tentare di cambiare l’altro. Errore gravissimo. Le persone non cambiano, non così almeno.Poi, spesso, scatta la dipendenza. Questo sì che è un altro bel problema. Eppure succede, se non a tutti, a quasi tutti. Il rapporto diventa, e non sempre in modo del tutto evidente, una specie di hangar strategicamente controllato, dove non solo per spostarsi fisicamente ma anche per pensare in autonomia bisogna chiedere un permesso. Fare le moine, trovare le giuste motivazioni e giustificazioni, promettere qualcosa d’altro in cambio salvo poi, per evitare conflitti, fare tutto lo stesso, di nascosto. E qui già siamo oltre. Il rapporto è compromesso. Ma il più delle volte continua.
C’è un’altra questione su cui vorrei fare il punto. La più importante. Come stiamo quando stiamo in coppia? Stiamo bene, anzi benone ma solo finché l’altro si comporta come noi vogliamo. Tutto finisce quando il partner non si comporta più secondo le nostre aspettative. E non è detto che si comporti male – anche se succede – basta che non sia come noi, nella nostra testa, abbiamo deciso debba essere.
E lì son guai. Scatta la sofferenza, quella più cupa. Quella che lacera l’anima e non fa dormire la notte. E questa cosa è veramente la più drammatica e la più difficile da risolvere. Non è accettabile che il nostro benessere dipenda dal comportamento di qualcun altro. No, non dovrebbe, ma è così che stanno le cose. Dunque avere aspettative è un modo per dare a qualcun altro il potere di decidere se meritiamo di essere felici. Meditate.
Ora faccio un breve riassunto. Ben consapevole del fatto che questo argomento è molto complesso e richiederebbe molte altre considerazioni, concludo con poche parole che condensano, secondo me, il senso dello stare insieme ad un’altra persona.