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Perché un leone in palestra, e un Gattino sul ring?

Creato il 13 settembre 2015 da Emanuele Zanella @emanuele755
Perché un leone in palestra, e un Gattino sul ring?

Scritto da Lele

Perché un leone in palestra, e un Gattino sul ring?

Pubblicato in Fight Coaching, Sviluppo Personale

Perché un leone in palestra, e un Gattino sul ring?

settembre 13, 2015

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Perché un leone in palestra, e un Gattino sul ring?

Ciao, ecco un altro articolo molto antipatico dove cercherò di darti le risposte a queste domande che TUTTI si fanno nello sport da combattimento, anche se sarebbe meglio dire LO SPORT in generale.

Ti è mai successo di fare sparring in palestra con atleti forti e combattere come un leone, e poi salire sul ring e combattere come un gattino, perdendo tutta la tua efficacia, sicurezza e abilità tecniche, e questo addirittura con un avversario più debole?

Dai, rispondo io per te, la risposta è SI, ti è successo; a meno che tu non sia un fuori classe o no? Bene, direi che anche il più stupido sa la risposta generale:
( devi fare esperienza - è l'ansia di prestazione), ma dai?

Lasciami dire che fare un'affermazione simile, è come dire che se sei sotto la pioggia senza ombrello, ti stai bagnando perché piove e non hai nulla da ripararti che dici? Prova a riflettere bene un attimo.Oppure immagina di fare un match e prendere un pugno forte al naso che ti fa molto male, e ti venisse detto
( hai male al naso perché hai preso un brutto colpo al naso), secondo te, non ti viene voglia di mandarlo a quel paese e dargli un bel pugno sul naso e dargli la stessa risposta?

Allora, sparare stronzate e dare risposte generiche è facile e lo sanno fare tutti, anche perché ormai nello sport ci sono (atleti) che dopo due mesi di palestra iniziano già ad insegnare e dare consigli a chi va in palestra da due giorno dopo di loro tanto per farti un esempio; Insomma, tutti maestri e tutti campioni. Anzi direi:
Al sacco e allo specchio tutti campioni, sul ring invece dei c............... !

Non a caso le domande più classiche sono:


Perché non gli partono i colpi?
Perché fa confusione e di dimentica tutto quello che sa fare in palestra?
Quali meccanismi si innescano che fanno certi errori?
Che tipo di processi cogniti di formano nella mente del fighter?
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Insomma, se ci sono delle domande precise, bisogna assolutamente trovare delle risposte precise o no?Bene, quindi direi che un primo passo per cercare di rimediare questa agonia e capire se veramente bisogna fare tanta esperienza e sbagliare tante volte, oppure se ci sono dei rimedi a questo.Prima di andare avanti, lascia che ti dica con tutta sincerità che qui da me NON troverai delle tecniche micidiali, pugni particolari o altre cose strane che ti promettono di distruggere l'avversario con un colpo, niente di tutte queste scemenze, anzi, se vuoi trovarle cercale altrove, ma non da me.
Qui troverai solo dritte per avere più sicurezza, concentrazione, determinazione e presenza mentale sul ring utili per conoscere meglio te stesso quando sei sotto stress, e capire come reagisce la tua mente e il tuo corpo quando sali sul ring per riuscire a combattere come fai in palestra.

Se vuoi false promesse come vedo in giro, te lo ripeto, vattene altrove dai guru del settore che si definiscono coach di tutto e qualsiasi sport.
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Mettitelo in testa una volta per tutti, nel nostro sport non si parla solo di emozioni, ma si tratta che si sale sul ring con lo scopo di darle e prenderne il meno possibile, cioè si parla di dolore fisico, colpi su colpi, quindi oltre che ad aver tutte le paure mentali ed emotive, c'è il fattore colpi da mettere in considerazione che fa una grande differenza hai capito si o no? Magari prenditi un coach che non sa nemmeno la differenza tra un gancio e un montante, pagalo, digli i tuoi problemi, falle vedere come combatti se hai delle neuro associazioni che fanno da innesco a emozioni negative istantanee o blocchi, digli cosa provi quando chiamano il tuo nome e stai salendo sul ring, digli cosa succede quando hai un avversario che ha le mani pesanti facendoti dire cosa fare in quel caso perché non sai come reagire, segui le sue istruzioni generiche e poi vediamo che tipo di risultati avrai.
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Ora che abbiamo capito se parliamo la stessa lingua, 
se sei ancora qui a leggere perché la pensi come me, 
direi di andare avanti ed entrare nel vivo di questo 
articolo che dici?

Per iniziare voglio parlarti del Principio di Pareto, 
il quale dice che il rapporto performance è 80/20, 
di cui 80 atteggiamento, 20 tecnica.

Nei corsi di psicologia sportiva addirittura mi è stato 
detto che questo rapporto è maggiore, cioè 90/10.
Ora fatti due conti e cerca di diffidare ad ogni mia 
parola da questo momento in poi, e cerca di capire 
veramente se dico delle stronzate atomiche oppure la verità.


Adesso facciamo un piccolo test!

In palestra quando fai sparring, quanto riesci a dare delle tue vere capacità da 1 a 100?
Fermati un attimo e scrivilo!

Questi test sono gli stessi che faccio con gli atleti che seguo per testare sempre i risultati che otteniamo, quindi se vuoi iniziare a lavorare seriamente anche tu, ti consiglio di farlo.
Ora, quanto riesci a dare sul ring quando combatti da 1 a 100?

Ora entriamo scendiamo di livello invece.
Quanto riesci a dare da 1 a 100 sul ring quando il match è molto importante, tipo finale o titolo, sapendo che il tuo avversario è molto forte?

Sono sicuro che ci siamo già capiti cosa voglio dire no? Quando sei fuori se vuoi vincere, DEVI STRAVINCERE, devi fare un super match o buttarlo giù, Stop! Scendiamo ancora:
Quanto riesci a dare se fai una finale, o un match valido per il titolo contro il campione di casa in trasferta da 1 a 100, cioè a casa loro?

Bene, hai risposto o sei arrivato qui senza fermarti?

Se li hai fatti, cosa è emerso?

Guarda che se hai mentito per fare il figo, non hai mentito a me, ma a te stesso, quindi se hai voluto fare il figo, ti consiglio di rivedere bene i numeri che hai scritto per avere una valutazione seria delle tue performance.
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Perché un leone in palestra e un gattino sul ring?

Per rispondere completamente a questa domanda dovrei scrivere un poema, dandoti una marea di informazioni che perderesti per strada, però lascia che ti elenchi alcuni problemi.In pratica uno dei motivi è che non si è presenti completamente (nel presente) quando si combatte.Se non controlli le tue emozioni, saranno loro a controllare te. Queste possono essere di vario genere, ed è essenziale saperle gestire perché esse influenzano il tuo corpo e i processi interiori, compreso il respiro con una forza impressionante.Se mi segui, sai quanto lavoro sul respiro e l'importanza che do a questo fattore, non a caso ho impiegato 8 anni per capire certi tipi di respirazione adatti al combattimento per avere più fiato e massima lucidità mentale.Impara ad ascoltare il tuo corpo usando le giuste strategie e sicuramente avrai grandi risultati nella tua vita.
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1 Presenza mentale, detta (mindfulness).
Quando si combatte, spesso si è presenti con il corpo, ma NON con la mente perché si pensa a ( come combattere- cosa dice il maestro- se si arriva alla fine per il fiato- cosa pensano le persone se fai brutta figura ecc).
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2 Gestione delle emozioni.
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3 Non sanno respirare.
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4 Stato emotivo.
Gli atleti non sanno ascoltare il loro corpo e come lavora, cioè lo stato emotivo che è, le sensazioni e le emozioni perché nessuno glielo ha insegnato. Nessuna colpa, è solo questione che se le impari le sai, se non le impari, non le saprai mai.
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5 Mancanza di Flow.
Lo stato di Flow è dello stato di flusso di coscienza, dove non c'è nessun pensiero, ma solo azione pura lasciandosi guidare completamente dal proprio intuito senza interferire con la mente conscia.
Combattendo in pieno stato di flow, vuol dire combattere in modocompletamente intuitivo, accedendo in modo automatico a tutte le tue competenze tecniche che hai imparato in palestra.
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A questo punto, direi di fermarci un attimo a guadare
il video qui sotto se vuoi saperne di più su questo 
argomento, ma prima vorrei dirti che i problemi possono 
essere molti di più di questi 5 elencati perché un conto 
è lavorare a livello razionale, e un conto è lavorare a 
livello profondo, dove risiedono le emozioni cardine 
di una persona. 

Bene, e ora guarda il video cliccandoci sopra per vederlo per saperne di più.
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Allora che dici, ti è piaciuto? Cosa ti ha trasmesso?
Spero veramente che tutto quello che hai letto e visto nel video, siano per te spunto di crescita personale, avendoti dato delle informazioni efficaci e utili, però adesso sono costretto a fare l'antipatico.
Sarei un ipocrita se ti dicessi che basta seguire questi semplici passi per combattere al meglio giusto?

Perché quando sali sul ring, devi sapere che non sei solo, ma sei assieme ai tuoi pensieri razionali, e irrazionali, cioè quelli più potenti invisibili alla mente conscia.Ecco un esempio di come processa la tua mente.Nella maggioranza dei casi, quando mi contattano per la prima volta mi dichiarano questi problemi, cioè che in palestra sono dei leoni, e poi sul ring si bloccano e prendono una marea di botte, facendo in secondo momento sempre più fatica a reagire perché hanno paura di ripetere gli stessi errori facendo altre figuracce, amplificando cosi senza saperlo quelle emozioni e reazioni negative e la paura di ritornare sul ring.A volte mi dicono che un tempo erano delle belve, sia in palestra che sul ring, ma poi dopo una sconfitta o qualche avvenimento personale, non sono più in grado di reagire e si ritrovano bloccati sul ring perdendo grandi occasioni. Perché?
Pensieri ⇒ Dialogo interno ⇒ Immagini ⇒ Emozioni ⇒ Sensazioni
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Già con questi aspetti potrai capire cosa vuol dire
la (presenza mentale) o no? 
Sei li con il corpo, ma non con la mente!

Questo è un esempio lampante di quanto il principio di Pareto sia reale, e quanto sia essenziale l'aspetto psicologico nello sport.Ti sei accorto che se non si sei con la testa, puoi essere forte e bravo quanto vuoi, ma saranno le emozioni a controllare te, e NON tu loro, lasciandoti con un grande amaro in bocca.
In più devi sapere che un conto è lavorare sul razionale, e un conto è lavorare sul viscerale, dove risiedono le vere fonti di energia vitale, cioè si formano i blocchi emozionali, i quali se li lasci la, è ovvio dirti che resteranno li per sempre a darti fastidio nei momenti migliori della vita, giusto?

Se vuoi accedere a queste energie vitali in modo concreto, devi iniziare ad entrare veramente nel tuo interno dando luce al tuo lato oscuro eliminando gli errori che ti mettono i bastoni tra le ruote.

Direi che siamo alla fine; spero molto che tutto questo ti sia davvero utile per aumentare le tue performance in combattimento, riuscendo a esprimere meglio le tue abilità tecniche come in palestra.

Se vuoi, iscriviti al gruppo facebook ( The Mind Fighters).

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Emanuele Zanella.

Perché un leone in palestra, e un Gattino sul ring?

Note sull'Autore

Emanuele Zanella. Mental coach. Coaching, PNL, Comunicazione e Crescita personale.


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