Perché venerdì 13 e venerdì 17 portano sfortuna? La risposta

Venerdì 13 e venerdì 17: due date che portano sfortuna e tutt’oggi sconvolgono e spaventano. C’è chi dice addirittura che compiere un’ azione, un gesto o impresa in uno di questi giorni potrebbe rappresentare una sciagura. Altri addirittura evitano di fare qualsiasi cosa che sia importante, a causa della superstizione legata alle disgraziate date. Ma quale sarebbe il principio di questa inquietudine?

Per quel che riguarda il numero “13”, le cause sono molto antiche e le ritroviamo anche nel nuovo testamento in riferimento all’ultima cena. Giuda, proprio l’uomo che tradì Gesù, era il tredicesimo apostolo, senza contare poi che lo stesso Lucifero viene descritto nella Bibbia, A. T., come il tredicesimo angelo. Inoltre la tradizione narra che i Cavalieri templari, proprio di venerdì 13 ottobre, furono arrestati in massa per ordine del re di Francia Filippo IV il bello.

E la sventura continua: in merito al 17 e alla paura che l’accompagna, le origini non sono dissimili. Sempre nella Bibbia, rappresenterebbe il giorno del diluvio universale, nonché data della morte di Gesù. Ancora: nell’antica Roma, sulle tombe era usanza scrivere “VIXI” ovvero, “ho vissuto”; nel medioevo, a causa dell’ignoranza diffusa, la stessa scritta con lo stesso significato, veniva confusa con il numero 17, a numeri romani XVII. In ultimo, sempre il secondo tra i due numeri, se proprio vogliamo essere scrupolosi, rappresenterebbe il disegno di un impiccato: il numero 1 sarebbe il “palo” e il sette la corda con il corpo penzolante.

A Napoli nelle fatidiche date, ma più spesso di venerdì 17, dato che il venerdì 13 è considerato funesto soprattutto nello scenario anglosassone e non in quello partenopeo, si circolerebbe accompagnate dal “cornicello” speciale, di un colore e di una forma molto più intense, proprio per contrastare i “supposti” malefici effetti… Naturalmente tutti da constatare!