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Percorsi dipinti

Creato il 12 settembre 2011 da Fasterboy

Percorsi dipintiTreviso – Scoprire o riscoprire Treviso seguendo “Percorsi Dipinti”, è questo l’invito dell’artista Paolo Del Giudice che, a quasi 15 anni dalla sua ultima mostra nella città natale, dedica al capoluogo della Marca una grande esposizione diffusa. Un centinaio di tele, in buona parte recenti e di grandi dimensioni, saranno collocate in una decina di spazi nel centro cittadino: dalla Sala Ipogea del complesso di Santa Caterina al Museo Diocesano di Arte Sacra, dal Palazzo Giacomelli alla biblioteca ex Gil, dal Battistero del Duomo alle chiese più importanti, fino allo spazio aperto della Loggia dei Cavalieri. Quando possibile i soggetti delle opere coincideranno coi luoghi che le ospitano.

La mostra, promossa e sostenuta da Gruppo Compiano – iniziative culturali in collaborazione con il Comune di Treviso, l’Ufficio Diocesano di Arte Sacra e Unindustria Treviso, si aprirà il 1 ottobre 2011 proponendo fino al 20 novembre un ampio e articolato ciclo espositivo delle opere di Del Giudice, legate alla sua personale rilettura del patrimonio storico, artistico e ambientale della città. Chiese e temi monumentali – tra i più frequentati all’artista – le periferie e i relitti contemporanei destinati alla demolizione, come le caserme in disuso o fabbriche dismesse, affioreranno dalle tele quasi a conservare la memoria dei luoghi sulla scorta di un altro dei filoni cari al pittore, l’archeologia industriale.

La poetica dei luoghi, infatti, è centrale da molti anni nell’opera di Del Giudice, tanto nei soggetti quanto nella scelta di spazi espositivi connotanti. Tra gli ambienti urbani, Venezia e Roma sono realtà particolarmente frequentate dall’artista, ma si tratta di archetipi, elementi architettonici noti e condivisi, mentre la riscoperta di Treviso ha un sapore del tutto diverso. Quello di Del Giudice in questo caso è uno sguardo quotidiano, curioso e avvolgente sulla città che lo ha visto, armato di cavalletto, dipingere i suoi primi dipinti quasi 50 anni fa. Il suo lavoro organico di raccolta di frammenti, scorci e prospettive si pone l’obiettivo di riconsegnare a chi la vive una Treviso intera, fatta di angoli noti e dimenticati. E di aprire al contempo a chi non la conosce le porte della città “gioiosa et amorosa”, fuori però dagli schemi del pittoresco usati dall’iconografia ufficiale.

Le tele non si limitano a mostrare la città dipinta, invitano il pubblico a conoscerla e ad abitarla, entrandoci. E così la mostra invade il centro storico, conquista musei e chiese, traccia itinerari e mappe che guidano i visitatori tra altari, cupole, piazze, ponti, porte e bastioni. Un gioco di specchi, un rimando continuo tra la città dipinta e la città “reale”, tra soggetti pittorici e spazi espositivi. Accanto al titolo “poetico”, ogni opera presenterà nel sottotitolo  le indicazioni sul luogo ritratto, da visitare in città.

Percorsi dipinti, dunque, per lanciare uno sguardo rinnovato sugli spazi urbani, ma anche per attraversare i diversi tempi fissati nelle architetture cittadine: dai barbacani medioevali, fulcro dell’immaginario pittoresco della città, alle periferie sorte dal secondo dopoguerra; attraversando le eleganti ed originali declinazioni del Gotico e del Rinascimento, fino alle tracce significative della dominazione austriaca (come il vecchio complesso tribunale – carceri) e alle linee metafisiche dell’ex Gil, lascito del Ventennio.

L’esposizione è corredata da una presentazione video in dvd in cui l’artista illustra le ragioni e la genesi della mostra e da un ampio catalogo che documenterà le opere e il loro allestimento in luoghi significativi e che sarà presentato a mostra in corso.

L’inaugurazione è fissata per sabato 1 ottobre 2011, alle ore 18, nella Chiesa di Santa Caterina all’interno dell’omonimo complesso museale. Nell’occasione sarà presentato anche la presentazione video a cura di Loris Mora. Sabato 8 ottobre 2011, invece, si terrà alle 16.30 l’inaugurazione della spazio espositivo del Battistero del Duomo, cui seguirà una visita al Museo Diocesano d’Arte Sacra, e ai luoghi di culto interessati dalla rassegna.  (Seguono cenni biografici sull’artista).

Informazioni evento: Museo di Santa Caterina e altre sedi
Dal 1 ottobre al 20 novembre 2011
Vernice sabato 1 ottobre | ore 18 | Museo di Santa Caterina
MUSEO DI SANTA CATERINA – Sala Ipogea
Piazzetta Botter – mar-dom 9-12.30 / 14.30-18 | 1 novembre chiuso – tel. 0422/658442

BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE – Chiostro
Piazza S. Maria Maggiore – 8-11.45 / 15-19.30

PALAZZO GIACOMELLI
Piazza Garibaldi – lun-ven 8.30-19  | tel. 0422/599401

LOGGIA DEI CAVALIERI
Via Martiri della Libertà – tutti i giorni

CHIESA DI SAN FRANCESCO
Piazza S. Francesco – 7-12 / 15-19

BATTISTERO DEL DUOMO
Piazza Duomo – mar-ven 16-19 / sab-dom 10-12.30 e 16-19
L’apertura della mostra è posticipata all’8 ottobre

MUSEO DIOCESANO DI ARTE SACRA
Via Canoniche – mar-ven 9-13 / sab 16-19 (15-18 con ora solare) | Info: tel. 0422/416788

BIBLIOTECA EX GIL
Via Giacomelli – lun-ven 9-20 sab 9-13

TEMPIO DI SAN NICOLO
Via San Nicolò – 9-12 / 15.30-19

tel. 0422/658442 (Museo Santa Caterina) | cel. 338/4278720
www.percorsidipinti.it | www.paolodelgiudice.com

Percorsi dipinti
Paolo Del Giudice
Nato a Treviso nel 1952, Paolo Del Giudice dipinge da sempre. Vive e lavora tra la casa in città e quella alle falde del vicino Montello. Il suo apprendistato si è svolto negli anni ’60 dipingendo dal vero nel paesaggio. Dal 1968 inizia a lavorare in studio, concentrando l’attenzione sulla figura umana. Elabora presto un linguaggio autonomo conseguendo nel 1970 il primo premio alla X Biennale Triveneta di Cittadella. Dopo il liceo scientifico frequenta l’Accademia di Belle Arti di Venezia e, nel decennio 1973/1983, partecipa alle iniziative della Fondazione Bevilacqua La Masa, con mostre personali e di gruppo in Italia e all’estero. Negli anni successivi inizia quell’indagine sui luoghi della vita, dell’arte e della memoria che lo vede coinvolto tuttora. Espone alla galleria Avida Dollars di Milano (Oggetti – 1985; Archeologie – 1990) e all’Attico di Roma (Tre su mille: tre artisti scelti da Sargentini – 1986; Ritratti, scrittori e poeti – 1990).
Nel 1991 inizia la collaborazione con lo Studio Gastaldelli di Milano. Tra le varie personali Interni (1992); Venezia: tentativi di immersione (1993); d’apres (1999). In ambito regionale è presente con varie personali a tema, sino alla retrospettiva Dieci anni di pittura nelle sale di Villa Brandolini a Solighetto (2000).
Nel 2002 realizza l’esposizione Biblion nel Salone abbaziale di Sesto al Reghena dove ricompone idealmente una biblioteca monastica. Seguono le personali milanesi Elogio della pittura (2002) ancora allo Studio Gastaldelli e, l’anno successivo, Architetture dell’anima nello Spazio Ta Matete. Pagine Nere (2003) all’Attico di Roma; Il sentimento dell’arte (2004) a Palazzo Isolani a Bologna; Percezioni di paesaggio presso Ghiggini Arte Contemporanea, Varese (2005); Forza motrice (2005) nell’Hangar ATAC di Piazzale Prenestino. Nel 2006 presenta Pier Paolo Pasolini: volti 1988 – 2005, nel Palazzo Ducale di Mantova: un ciclo di dipinti ispirati all’icona del poeta.
Nel biennio 2006-2007 realizza il ciclo espositivo Viaggio in Italia corredato da un catalogo che sintetizza vent’anni di ricerca, con tre grandi rassegne nella Galleria Civica d’Arte Moderna di Palazzo Collicola a Spoleto, nella Torre Massimiliana dell’Isola di Sant’Erasmo a Venezia e nelle sale di Palazzo Agostinelli a Bassano del Grappa.
Sempre nel 2007 tiene una mostra antologica dal titolo Pietas Mundi alla Galleria Sagittaria di Pordenone.
Nel 2008 riprende Viaggio in Italia nella Galleria di Palazzo Dolmabahçe ad Istanbul.
Da settembre 2008 inizia Memorie di carta, un altro percorso biennale su una vasta tematica dalla carta, al libro, alle biblioteche, ai volti di scrittori e poeti. Le sedi delle mostre, nel 2008, sono: la Biblioteca Statale Isontina di Gorizia, la casa Colussi, sede del Centro Studi Pier Paolo Pasolini, a Casarsa della Delizia e la Biblioteca Angelica di Roma. Nel 2009 la rassegna prosegue nella Chiesa di Sant’Antonio Abate presso l’Arcivescovado di Udine, nella Sacrestia della S.S. Trinità, nel complesso dell’Archivio di Stato di Mantova e nel Museo della Carale Accattino di Ivrea.
Nel 2010 inaugura lo spazio espositivo della nuova biblioteca civica di Pordenone con la mostra Post scripta, scrittori e poeti tra Veneto e Friuli e realizza la grande esposizione Verde rame nell’edificio dei forni fusori delle miniere di rame della Valle Imperina. Bibliografia essenziale: “La Pittura in Italia” Il Novecento/2 – Electa 1993; “La Pittura nel Veneto” Il Novecento/1 – Electa 2007; . “La Pittura nel Veneto” Il Novecento/2 – Electa 2008; “La Pittura nel Veneto” Il Novecento/3 – Electa 2010.


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