Ci sono 900mila (euro di) buoni motivi all’origine della scelta di RCS Sport di preferire Brescia come sede d’arrivo del Giro d’Italia 2013, a scapito della tradizionale Milano.
Tanto ha offerto infatti la città “Leonessa d’Italia” per ottenere il privilegio di ospitare l’evento sul “circuito dei Castelli”, che – peraltro – promette un finale di Giro meno soporifero rispetto ad altri anni.
Brescia ha avuto la meglio “al photofinish” su Vicenza, capace di mettere sul piatto “solo” 800mila euro, mentre Milano non si è neppure classificata anche se ora prova a fare la voce grossa e – per tramite di ATM – chiedere i danni per mancati introiti: la città di Pisapia, che della mobilità dolce ha fatto il proprio cavallo di battaglia, è arrivata a proporre 100mila euro, dai quali RCS Sport avrebbe dovuto scorporare 90mila euro di tasse per occupazione del suolo pubblico.
Dire che il Giro.. d’affari calcolato per la tappa conclusiva, in termini di allure del nome della città ospitante oltreché di denaro effettivamente circolante, viene stimato in una cifra vicina ai 2 milioni di euro. Non certo bruscolini..