Bangkok by night, la metropoli ai nostri piedi!
Prendi due giovani italiani per la prima volta in Asia. Metti che siano due irriducibili entusiasti delle novità e dei viaggi. A questo, aggiungi che come tutti i giovani sono poco propensi ad ascoltare i consigli di chi ha una veneranda età (e non datemi del vecchio). Ecco che il risultato è inevitabilmente un perdersi ancora prima di arrivare!
Manuela e Francesco i loro pensieri in viaggio nella capitale tailandese e nelle isole del Golfo ce li racconteranno a breve. Per il momento io mi prendo la briga di fare una raccomandazione:
sebbene la Thailandia sia un paese fin troppo facile da visitare, contenete l’entusiasmo e tenete gli occhi aperti!Persi fra gli odori e i sapori di Bangkok - il famigerato durian
Sapendo che per Manuela e Francesco era la prima volta qui a Bangkok, prima del loro arrivo mi sono preoccupato di inviare una dettagliata e-mail con tutte le informazioni necessarie per fare in modo che ci si riuscisse ad incontrare senza problemi, con tanto di mappe e link. Una mail che avevo già inviato ad altre persone e che, sebbene apparentemente complicata, se seguita alla lettera non poteva lasciare adito ad errori.
Primo passo, munirsi di una SIM telefonica tailandese! Avere la possibilità di fare e ricevere telefonate è importante; se poi si ha un appuntamento ad un orario non preciso in un luogo che non si conosce allora è indispensabile. Le SIM italiane non sempre funzionano qui in Thailandia e comunque fare e ricevere telefonate costa molto di più che se ci muniamo di una SIM del paese dove ci troviamo. Tanto più che qui ci sono pacchetti studiati apposta per i turisti, attivi a prezzi stracciati per 1, 2 o 3 settimane - la sim per ricevere e basta la si trova anche gratis. La True Mobile ha aperto un centro specializzato al terminal degli arrivi dell’aeroporto, ottima scelta commerciale ma anche ottima soluzione per chi arriva. Al contrario di quanto previsto, mi sono ritrovato a scoprire via mail che loro la scheda avevano ben pensato di non comprarla e che per scoprire quando sarebbero arrivati dovevo guardare dentro ogni taxi che arrivava verso casa!
Tanta voglia di Tuk Tuk
Passo due, scegliere il miglior mezzo per raggiungere la meta! Niente di più facile che muoversi a Bangkok. Non c’è che l’imbarazzo della scelta di quale mezzo prendere. Ogni sistema di trasporto ha ovviamente i suoi lati positivi e quelli negativi. Dall’Aeroporto Internazionale di Suvarnabhumi è possibile raggiungere Bangkok con i comodissimi, rapidi ed economici treni dell’Airport Link oppure grazie ai tantissimi Taxi che circolano per la città. Quale mezzo scegliere? Dipende da dove si deve andare (se la zona è servita dai mezzi pubblici o meno va ad esempio sempre tenuto presente quando si prenota un hotel), dal numero di persone (fino a 2 passeggeri è più economico il treno), dai bagagli che si hanno (muoversi con valige pesanti per le stazioni della BTS può essere scomodo) e dal giorno e dall’orario in cui si viaggia (negli orari di punta e soprattutto il venerdì muoversi in macchina significa rischiare di restare intrappolati nel traffico per ore). Tenuti presenti tutti questi fattori, per 2 viaggiatori in arrivo di venerdì nel primo pomeriggio e diretti a Chon Nonsi (zona centrale sempre trafficata ma ben servita dallo Skytrain) la scelta obbligata sarebbe stata quella dei treni. Invece di impiegare poco più di 1 ora con i mezzi pubblici i 2 baldanzosi blogger all’arrembaggio sono riusciti a farmi passare più del doppio in piedi per strada a caccia del taxi con i desaparecidos.
Tempio del Sole che Sorge
Passo tre, non lasciarsi ingannare dall’apparenza! I tailandesi sono in linea di massima persone riservate, cortesi ed oneste. Ripeto, IN LINEA DI MASSIMA. Non fanno parte della regola generale molti tassisti, soprattutto quelli che si dimostrano supergentili. Già in passato mi sono sbilanciato dando consigli pratici per non farsi fregare dai tassisti e la prima regola è sempre di non prendere taxi senza che azionino il tassametro! Il risultato sarà sempre quello di pagare più di quanto non costi lo stesso tratto con il meter. Va be’… in questo Francesco e Manuela sono stati parzialmente fortunati perché il tassista del monovolume con cui sono arrivati (e questi taxi molto difficilmente azionano il tassametro) ha applicato una tariffa forfettaria non troppo alta e non ha chiesto il pedaggio dell’autostrada - che invece è solitamente a carico del passeggero qui a Bangkok. Calcolando poi che s’è perso per la città ed è restato imbottigliato nel traffico forse non ha avuto tutto questo guadagno!
Passo quattro, lascirsi rapire da Bangkok! Seguendo la filosofia del “never mind” la cosa fondamentale è perdersi come scelta, naturale conseguenza per chi si lascia prendere da questa città! Odori, colori e sapori catturano con i loro innegabili contrasti chi freneticamente visita la capitale tailandese. Seguire il flusso della gente e lasciarsi coinvolgere in frenetiche corse su un mototaxi senza saper bene dove stiamo andando è un bellissimo modo per scoprire questa città e, devo dire, che Manuela e Francesco hanno saputo abbandonarsi completamente rendendosi disponibili a fare qualsiasi nuova esperienza gli avesse riservato questa prima tappa del loro viaggio in Thailandia e non poteva non iniziare da qui. Bravi ragazzi, non perdete mai la voglia di scoprire e di perdervi nella meta che raggiungete!
Forse bisogna perdersi per ritrovarsi, ritrovarsi per perdersi.
Giancarlo Dal Prà
Posted 6 hours ago
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