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Perdu Pes, Paulilatino. 4 luglio 2011

Creato il 22 luglio 2011 da Zfrantziscu
di Atropa Belladonna

Perdu Pes, Paulilatino. 4 luglio 2011

In alto: una foto accanto alla scritta di Perdu Pes ed una foto della
scritta con l' orientazione corretta. Subito sotto la lettura (2). Inbasso a sin., disegno dal rif. (2). A dx., un' altra pietra incisa, ma con segni scarsamente visibili, sulla parete esterna della capanna

Finisco con questo post il piccolo diario delle cose più belle viste durante le vacanze. Ho largamente approfittato dell’assenza del capo e per farmi perdonare riservo alla prossimità del suo ritorno l’ escursione che forse mi ha commosso di più, mi ha ricordato le sensazioni che ho avuto nel vedere la barchetta fittile scritta di Teti. All’ eccezionalità di ciò che ho visto, si è mischiata la rabbia e la frustrazione. Dubito, anzi dispero, di poter sensibilizzare la Soprintendenza sul tema, quindi mi appello al sindaco di Paulilatino: protegga questa scritta, è un documento straordinario, esposto al muschio, ai vandali, al tempo. Dal febbraio 2008 nulla è cambiato (1), solo un po’ più di muschio: ma non si illuda chi vorrebbe vederla sparire, resisterà ancora, lo ha fatto per millenni. Ora posso testimoniare anche io su quanto chiaramente si vedano la resh e la beth proto-cananaiche, le shin “inscatolate” (2), la profusione di shin nella pietra che si trova sotto quella che reca la scritta principale. Entrambe sono state inserite nella capanna a testa in giù, plausibilmente dopo averle prese dal vicino sito di Perdu Pes, dove giacciono abbandonati e scomposti alcuni dei più significativi betili sardi. Alla capanna si accede attraverso uno pseudo-cancello, chiuso con una cordicella. A guardia di uno dei documenti su pietra più importanti del Mediterraneo, solo un solitario cavallo. Eppure, se solo si aprissero gli occhi, questo documento direbbe tantissimo sulla religiosità degli antichi sardi, sul come, perché e quando scrivevano. E sul come tali concetti fossero simili a ciò chesi sta iniziando a capire successe con le scritture alfabetiche cananee, fenicie incluse (3). Perché se è vero che furono trovati molti testi fenici, la maggior parte di essi sono iscrizioni corte e dedicazioni, con parole ripetitive e significato regale o religioso. Non certo quei testi amministrativi tanto cari a chi sostiene l' impossibilità della scrittura nuragica. (1) Gigi Sanna Lunedì esce alla luce la nuova scritta nuragica, 29.02.2008(2)Gigi Sanna,Shin e i suoi fratelli a Seneghe e Abbasanta20.02.2010(3) Seth Sanders, “Writing and Early Iron Age Israel: Before National Scripts, Beyond Nations and States” in Ron Tappy, ed. Literate Culture and Tenth-Century Canaan: The Tel Zayit Abecedary in Context Winona Lake: Eisenbrauns, 2008:97-112.

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