- Piovono Polpette – 2010 – ♥♥♥ -
di
Phil Lord & Chris Miller
Ultimamente vanno tanto di moda i film catastrofici e soprattutto provenienti dagli States ne abbiamo visti parecchi. Ma a volte i pericoli più grandi risiedono nel quotidiano e non in grandi tempeste, gelate o nubifragi. La sovralimentazione è un problema che ormai ha colpito quella parte del mondo soprannominata “ricca” assoggettata a ogni genere di desiderio alimentare, in qualsiasi periodo dell’ anno e ad ogni costo, in barba alla qualità dello stesso cibo e in primo luogo della nostra salute. Il giovane Flint Lockwood, protagonista della storia, è uno scienziato che è più abile a procurare guai alla sua ridente cittadina, la cui economia è basata sulla vendita e l’ inscatolamento delle sardine, che ad inventare marchingegni realmente utili. Anche quando inventerà la sua innovativa macchina che è in grado di mutare l’ acqua in cibo però le cose non andranno meglio e ben presto si troverà ad essere l’ artefice di un mutamento climatico dalle prospettive catastrofiche nel quale il cibo assumerà la forma di vere e proprie tempeste distruttive. Il film d’ animazione della Sony invita lo spettatore a riflettere, non solo sul personaggio di Flint e sul suo complesso rapporto con il padre che lo vorrebbe vedere sistemato magari nel negozio di sardine di famiglia, anzichè provare a capire le sue passioni, ma anche sul problema della sovralimentazione e dell’ obesità che attanaglia sempre di più la nostra società. Con non pochi riferimenti anche politici a come le multinazionale e talvolta anche la politica usi strategie consumistiche per fare sempre più soldi a spese della salute dei cittadini. Il personaggio del sindaco che ingrassa sempre di più, facendo del cibo (e della sua stazza) un’ opportunità per arricchirsi e rendere la sua città un punto d’ attrazione turistico di matrice consumistica, è un fulgido esempio di quante volte il marketing e il capitalismo dettato dalla politica dia molto più valore ai soldi che ad altri valori. Forse però tutta questa morale, in talune scene non risulta essere la priorità dei due registi ma solamente un messaggio lato ben nascosto da battute facili e frequenti sketch durante i quali risulta veramente difficile non ridere. Sembra, infatti, che la Sony con questo lavoro, presentato nelle sale lo scorso Natale, abbia voluto seguire la linea Disney da una parte, nel voler creare un’ animazione divertente e d’ intrattenimento, ma dall’ altra riuscire anche a far pensare e riflettere come solo i capolavori della Pixar hanno saputo fare. Ecco quindi che una storia semplice di un figlio e di un padre, della sua educazione sentimentale ai primi amori viene “farcita” con l’ ecologismo e i problemi attuali dati dall’ obesità, sempre più considerata malattia sociale. Tutto sommato un discreto lavoro di commistione di due diversi intenti hanno dato vita a un godibilissimo e appetitoso “piatto” cinematografico.
( Gelato per tutti i bambini!)
( Una tempesta...di spaghetti)
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