Secondo lo studio di alcune università americane, se una coppia di parenti stretti o di amici divorzia, le probabilità che anche il nostro rapporto finisca aumenterebbero del 75 %. Mentre se la prossimità è inferiore (divorzio di conoscenti o di parenti “lontani”) le probabilità di un nostro fallimento matrimoniale scenderebbero al 33 %. Per il “contagio” non sarebbe necessaria la vicinanza fisica, ma solo quella emotiva. Altro dato importante: i figli fungerebbero da ammortizzatore, diminuendo la probabilità di separazione.
Lo studio, condotto su un ampio gruppo di persone, è durato ben 32 anni.
Così è stato dimostrato ciò che più o meno sapevamo e cioé che il divorzio è un fenomeno sociale e il suo avvento condiziona non solo la vita dei protagonisti, ma anche di parenti e amici. Basterebbe per questo la testimonianza di disagio di tante persone indirettamente coinvolte dall’evento separativo.
Preoccupa di più il dato dell’esistenza di un rapporto inversamente proporzionale tra numero di figli e probabilità di “contagio”. Non sarà che a qualcuno venga in mente di procreare solo per mettersi al riparo del fallimento del proprio rapporto di coppia?
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