Ancora una volta la mano dell’uomo colpisce duramente la natura, riservando tempi difficili per il suggestivo e meraviglioso Parco del Cilento. L’area protetta è nel mirino di fenomeni di deforestazione ad opera dell’uomo, infatti gli agenti del Corpo Forestale dello Stato di Vallo della Lucania, hanno messo sotto sequestro un’area boschiva di circa venti ettari che comprende il Comune di Capaccio.
Le guardie forestali, a seguito di approfondite indagini e controlli, hanno appurato che in quest’area, che si trova nel cuore del parco e di conseguenza sottoposta a tutela e salvaguardia, si sono svolte attività di taglio boschivo senza autorizzazioni e in terreni di proprietà privata. Dopo vari accertamenti e frequenti sopralluoghi sul posto, gli uomini della forestale hanno denunciato quattro persone, accusate di aver compromesso un’area boschiva sottoposta a tutela ambientale. Oggi si comprende sempre di più l’importanza del ruolo che svolgono boschi e foreste, nel delicato equilibrio dell’ecosistema terrestre. L’assenza delle foreste non fa altro che accelerare il riscaldamento climatico della terra, alimentando così l’inquinamento dell’atmosfera, poiché sono le foreste che trattengono il calore e le sostanze prodotte dalle industrie.Per questo motivo la deforestazione nelle aree protette è vietata dalla legge dal momento che contribuisce ad allargare il buco nell’ozono, attraverso il libero e rapido propagarsi delle sostanze inquinanti nell’aria, che non incontrano ostacoli.
Per tutte queste ragioni la legislazione in materia di danni ambientali, e nello specifico di deforestazione, nel momento in cui sembra manifestare una certa consapevolezza riguardo i rischi cui l’uomo va in contro, diventa sempre più ferrea, infatti si è proceduto in maniera tempestiva ed efficiente a sequestrare l’area del parco che è stata oggetto di deforestazione. Ciò che è ancora più grave è che tali azioni sono avvenute in un parco naturale, quindi all’interno di un’area protetta sottoposta a tutela, di rilevante interesse ambientale che, proprio per le sue peculiarità e per gli scenari suggestivi offerti dalla natura, viene regolata attraverso una precisa legislazione, al fine di garantire alle generazioni future quel poco che rimane dei beni ambientali. In ogni caso, dopo quanto accaduto, l’attenzione volta a garantire la salvaguardia del Parco del Cilento, sarà maggiore, in quanto si tratta di un’area che esercita un certo richiamo per il turismo, e quindi per l’economia del posto e che viene considerata un prezioso bene di importanza naturalistica.