Magazine Racconti
Salve e ben ritrovati all'odierna puntata della nostra "Saga Familiare"...
In questo capitolo di "Una famiglia nella tempesta" vedremo come si viveva nel periodo che seguì immediatamente il primo scoppio, o la prima deflagrazione come l'ho chiamata io, della bomba che portò allo scoppio della successiva tempesta che travolse e sconvolse la famiglia Allevati.
Ma non voglio levarvi il piacere della lettura quindi la finisco qui!
Buona lettura e Buon tutto a tutti voi!
Grazie infinite per la pazienza e l'attenzione!
Arrivederci alla prossima!
Con simpatia!
Riccardo
PERIODI DI CALMA APPARENTE
Dopo la prima deflagrazione tutto è tornato, almeno all’apparenza, alla normalità.Una normalità comunque “malata”.Una normalità sotto la cui cenere covavano ancora, e sempre, le braci che avevano generato l’episodio iniziale.Episodio a seguito del quale la signora Maia da madre di famiglia comunque nell’ordine del normale si era tramutata in una “Bomba Ambulante”.Tutti, o per meglio dire quasi tutti, all’interno della cerchia famigliare si sperticavano a dire che si fosse trattato solo di un episodio sporadico.Episodio nel quale aveva avuto la sua brava parte il carattere sempre più ribelle di Guendalina rea, anche a detta del padre, di non essere, o di non esserlo a sufficienza, diplomatica con la madre.Madre che, sempre a detta degli stessi che asserivano che il primo episodio, e che episodio sia stato avete potuto leggerlo poco fa, fosse stato solo un “caso fortuito ed irripetibile”, “in fondo da piccola ne ha viste anche lei!”Nessuno di questi avvocati difensori della “Bomba Ambulante” arrivava a fare una considerazione che avrebbe dovuto essere normale per chiunque, e cioè “Ma se lei ne ha viste talmente tante, genitori e zii che non andavano d’accordo tra loro, lotte interne alla famiglia, e così via, perché ora sta facendo vivere le stesse cose alla figlia?”Non parlo del marito perché loro due, essendo adulti, avrebbero potuto sbrigarsela tra di loro.Ma la figlia era quella tra i tre che rischiava, e rischia fino a che gli evidenti problemi resteranno irrisolti presenti nei rapporti familiari, di subire maggiormente questo stato di cose.
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