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Persi nel racconto del mondo

Creato il 05 dicembre 2010 da Antonio Maccioni

La fuga narrativa è un racconto breve nato come evoluzione di un post del blog di Tom Stafford, documentato facendo esplicito riferimento a Wikipedia e decisamente fondato sul concetto di framing e su quelle forze irrazionali che tendono continuamente ad influenzare ogni decisione e ogni processo psichico. L’ebook in formato epub è stato pubblicato dall’editore 40k, che poi è pure il primo degli editori nativi digitali, e che Giuseppe Granieri qualche tempo fa ci ha raccontato in prima persona.

È necessario descrivere il mondo per dargli un senso. Queste descrizioni diventano quindi simboli potenti. L’economia della mente non prevede la possibilità di mettere tutto in discussione, ci predispone a credere a ciò che ci offrono. Così nei sogni le nostre parti consce viaggiano dentro le realtà impossibili che l’inconscio inventa per noi, e altre volte ci perdiamo dentro storie che, per quanto credibili, non hanno nulla a che vedere, in senso stretto, con la vita reale. [...] Abbiamo menti affabulatorie. È loro qualità intrinseca la capacità di perdersi in un racconto del mondo, che la sua origine sia l’esperienza o la materia, un sogno del nostro inconscio, le parole, i suoni e le immagini di un’opera d’invenzione. [...] Ma se svegliarsi da un sogno riconduce a una realtà più concreta, una riflessione consapevole non avvicina alla vera natura delle cose. Piuttosto, lo scarto tra la mente-che-esperisce e la mente-che-riflette è la vera natura delle cose, l’eterno mistero. La mente che parla a se stessa crea uno spazio in cui possiamo smettere di essere sperimentatori passivi del mondo per cominciare a raccontare la storia delle nostre esperienze, a scegliere tra le storie possibili. Può darsi perfino che una riflessione consapevole ci dia la possibilità di svegliarci dalla storia di qualcun altro e di cominciare a raccontarci la nostra.


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