Mi rivolgo in particolare ai nostri fan palermitani… Avete presente l’Ospedale Cervello? Vi siete mai chiesti perché avesse questo strano nome?
Sicuramente non perché specializzato in neuro chirurgia è chiaro, ma perché dedicato a uno dei due illustri medici palermitani… Vediamo insieme la loro storia:
Niccolò Cervello
Medico e scienziato, nato a Palermo nel 1804 e morto nel 1890. Compì gli studi liceali ed universitari a Palermo laureandosi in medicina nel 1824 ed in scienze fisiche e matematiche nel 1844.
Nel 1830 venne nominato docente supplente alla cattedra di algebra, aritmetica e geometria nell’Ateneo palermitano e nel 1837 ne divenne titolare fino al 1852.
Dal 1852 si dedicò con successo all’esercizio della professione medica ed all’insegnamento ottenendo la cattedra di materia medica, oggi farmacologia, apportando in questo settore contributi notevoli. Pubblicò diversi lavori e creò una scuola in cui formò allievi che collaborarono con lui nella didattica e nella ricerca scientifica. Dedicatosi particolarmente alla fisiologia ed alla patologia medica, diede numerosi contributi scientifici testimoniati dalla relazione sull’epidemia di colera del 1837 e di vaiolo del 1871.
Ricoprì importanti cariche quale presidente della R. Accademia delle Scienze Mediche; preside della Facoltà di medicina e chirurgia di Palermo; vice presidente della Accademia di scienze, lettere ed arti; membro del Consiglio superiore di sanità. Fu tra i primi in Italia ad applicare l’ipnosi nell’isterismo; descrisse l’asfissia, il colera, le dermatosi sifilitiche e indagò con rigore sulle azioni degli stupefacenti.
Vincenzo Cervello
Medico, nato il 13 marzo 1854 e morto il 4 dicembre 1918. Figlio di Niccolò, si laureò in medicina nel 1877 e frequentò poi i laboratori di Clinica generale, fisiologia e farmacologia.
Nel 1882 ottenne la libera docenza di Materia medica e l’anno successivo ricoprì il posto di docente universitario che era stato del padre.
Durante l’epidemia di colera del 1887 fu nominato direttore sanitario delle province di Messina e Catania ed ebbe la medaglia d’oro di benemerito della salute pubblica, ma il suo nome rimane legato alla crociata contro la tubercolosi in Italia ed è grazie a lui che Palermo fu tra le prime ad iniziare la lotta per debellare la malattia.
Nel 1903 Vincenzo Cervello creò l’Associazione palermitana contro la tubercolosi e nel 1909 fondò il Sanatorio popolare, al quale fu imposto il suo nome.
Ricoprì diverse cariche, tra le quali quella di preside della Facoltà medica palermitana e di presidente dell’Accademia di scienze mediche. Dal 1893 al 1913 diresse la rivista “Archivio di farmacologia e terapeutica”, da lui stesso
fondata. Sono dei classici i suoi studi sulla Paraldeide, sul Ferro e sull’Adonis cupaniana.