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Personaggi vuoti

Creato il 12 agosto 2012 da Mente Libera

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Ciò che anima e fa vivere il personaggio con i suoi brillanti orpelli, e lo fa gesticolare attraverso il mondo, è quel vuoto che in buon latino si chiama “Vanità”… PERSONAGGI VUOTI
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E questo vuoto dà delle soddisfazioni vuote, dei gonfiori, che si chiamano orgoglio, fasto, potenza. e questo vuoto dà anche un’angoscia sorda.
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Il personaggio, poveraccio, in fondo sa benissimo di non essere niente. Ed è per questo che non va mai in fondo a se stesso.
Se ne guarda bene, ed una delle grandi opere del personaggio, e dei personaggi tra di loro è: Distrarsi a vicenda.
Si tratta di distrarsi dalla grave verità che non siamo niente!
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Il grande impegno del nostro personaggio è quello di far credere agli altri che siamo diversi da ciò che siamo: più intelligenti, più interessanti, più brillanti, più virtuaosi, più bravi, più enigmatici, più seducenti – o persino più cattivi, più dissoluti, più volgari, più modesti:
in ogni caso far credere di essere di “PIU’ !”   
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In tutta la mia vita non ho incontrato che un solo uomo che mi abbia detto: “Sono un uomo come tutti gli altri”. Tutti gli altri mi hanno lasciato capire che non erano come gli altri. Tutti erano eccezionali, tranne quello…
L’angoscia può anche diventare uno stimolo a compiere grandi opere e la grande opera avrà come scopo di dimostrare agli altri e forse anche a noi stessi, che siamo qualcuno e persino che siamo qualcosa.
Ci sono uomini che si sono accaniti al punto da insanguare il mondo al fine di rendere importante il loro personaggio. Un tale va in rovina per fondare un asilo-nido, non tanto perché si preoccupi particolarmente dei neonati (non conosce niente di più disgustoso!) , ma ciò che accarezza come il suo più caro desiderio è la lapide di marmo sulla quale il suo nome spiccherà in caratteri d’oro.
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Lanza del Vasto

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