Lavoro nella moda da tanti anni, ho iniziato con il fare la commessa, e sono finita a gestire un floor di un department store.
Ho iniziato per fare soldini, e perché non trovavo nulla di "pagato" come grafico pubblicitario, peró io le cose o le faccio bene o non le faccio, quindi cerco sempre di appassionarmi pure a quelle cose che sembrano non interessarmi.
Cosí ho preso a sperimentare sia dentro, che fuori i negozi.
Io sono una chiacchierina, ovvio da brava Italiana, e pure una schietta e diretta.
Ho fatto e qualche volta faccio ancora, la personal shopper, mi riesce bene perché sono paziente e sopratutto se non mi piace come ti sta una cosa te lo dico!
Zero spese inutili.
Prendere o lasciare, anche con i clienti dello store sono sempre stata cosí, ti fa il culone non fa per te, te lo dico con le dovute maniere, ma non faccio i sorrisini e cerco di schiaffarti tutto il possibile, anche perché a Londra poi ritornavano e chiedevano il refund.
Ossia in UK se acquisti una cosa, e ci ripensi torni indietro e ti ridanno i soldi, ovviamente non su tutto quello che acquisti.
La mia mission é farti acquistare e amare quello che compri, pure che sei ricca o squattrinata!
Anyway avevo una mia amica, pazza delle ballerine, ne comprava a valanghe di tutti i tipi, fogge, colori, forme, e prezzi.
Puntualmente toppava, e veniva poi a piangere dei soldi spesi e di quanto alcune, le facevano male ai piedi.
Cosí un giorno, fui assunta come ... personal shopper per ballerine.
All'inizio pensavo scherzasse.
Ma a lei non fregava nulla dei vestiti, lei voleva solo ballerine.
Armadi di ballerine!
Il problemino era che spendeva, e spandeva piú del dovuto.
La nostra uscita vide lei che ovviamente ad ogni negozio di scarpe, vetrina, esposizione, piede umano calzante ballerine, urlacchiava il classico: che belle le voglio!
Non fu semplice, lei voleva, bramava, provava, faceva faccine da piede stipato in micro ballerina, e io la fissavo, no queste no!
Ma perché sono belle!
Io spiegavo il mio punto di vista e lei annuiva, le rimetteva via e continuavamo a fare shopping.
Il giorno seguente, mi veniva a trovare con un paio delle ballerine scelte, e mi ringraziava sempre.
Dovrei andare in giro sempre con te, tu sí che sai come mettere uno stop al mio impulso!
Forse piú che personal shopper mi dovevano chiamare psico-shopper.
Pensandoci, certe volte mi capitava di servire delle personal shopper, sbuffavano con la lista in mano, difatti molte delle clienti dello store, erano cosí ricche e impegnate, che davano la "lista della spesa abiti", elencando quello che volevano, come lo volevano, e le quantitá.
Loro giravano come trottole con io dietro a tenerle il passo e il conto. Spesso poi le rivedevo tornare con parte del comprato perché alla Signora di turno non era piaciuto questo e quello, e riniziavamo il tour con una nuova lista della spesa.
Almeno con le mie avevo il lusso di una passeggiata, 4 chiacchiere ed un caffé.
Sir Koala ringrazia e saluta.