Magazine Cultura
Titolo: Persuasione
Autrice: Jane Austen
Titolo originale: Persuasion
Traduzione: Anna Luisa Zazo
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Classici
Pagine: 324
Prezzo: 8,40 €
Formato: brossura
Anno 1ª edizione originale: 1818
Genere: classici, letteratura inglese
Codice ISBN: 978-88-04-50149-7
Trama: Il libro narra le contrastate vicende di due giovani, Anne, figlia di un Lord, e Frederick, ufficiale di marina. I due si amano, ma la ragazza presto si lascia persuadere dalla famiglia a rinunciare all'innamorato, di natali troppo umili. Frederick scompare per sette anni: quando torna, è un uomo ricco e influente, ma ancora pieno di rancore per essere stato abbandonato da Anne. Costei, ormai donna, si rende conto di averlo sempre amato, e solo dopo lunghi tentativi riuscirà a superare l'ostilità e il risentimento dell'uomo.Giudizio personale: Quando, nell'estate 2009, lessi l'ultima riga di Orgoglio e pregiudizio credevo che nessun altro romanzo austeniano avrebbe potuto rapirmi così tanto e in maniera così profonda. Certo, in seguito, sono rimasta colpita e mi sono innamorata anche di Ragione e sentimento e ancor di più di Northanger Abbey, romanzi che ragioni diverse amo molto. Ma già dopo pochissime pagine di questo romanzo ho percepito che stava succedendo di nuovo, ho capito che ancora una volta la nostra mitica zia Jane mi aveva colpita dritta al cuore. Oh, se solo poteste vedere la mia faccia ora, mentre maldestramente cerco di fare un po' di chiarezza in questa testolina un po' pazza, per cercare di mettere qui, nero su bianco, tutte le emozioni e le sensazioni che Persuasione ha scatenato. Protagonista di questa meraviglia della letteratura inglese è Anne, una giovane donna, figlia di Sir Walter Elliot. Seconda di tre sorelle e orfana di madre, vive in una famiglia in cui il culto per il titolo nobiliare acquisito è pressoché la base fondante su cui poggiano tutti i rapporti che il padre e la sorella maggiore intraprendono. Non a caso l'incipit del romanzo descrive quanto Sir Walter sia "ossessionato" dal Baronetage, il libro in cui vengono elencate e descritte le famiglie dei baronetti inglesi: per lui è una sorta di Bibbia, che cura e legge ogni qualvolta ne sente il bisogno. Anne, a differenza del padre e delle sorelle, non dà peso al rango familiare e si innamora, ricambiata, di Frederick, giovane ufficiale di marina. Quando i due innamorati decidono di sposarsi trovano sulla loro strada due ostacoli insormontabili: la ferma intenzione di Sir Walter a non dare in sposa la figlia a un semplice ufficiale e l'opposizione di Lady Russell, amica della defunta madre di Anne, che non ritiene Frederick all'altezza della sua prediletta. Persuasa da due figure così importanti, Anne rinuncia al matrimonio. A distanza di quasi otto anni, però, il destino farà incontrare nuovamente i due giovani, e per Anne comincia un'altalena di emozioni, sempre incerta fra il desiderio di poter parlargli o anche solo vederlo e il timore che la rabbia e il rancore per il torto subito non si siano ancora assopiti per lui. Indubbiamente il romanzo più romantico della Austen, Persuasione ha esercitato su di me una forza impressionante, tenendomi legata alle sue pagine con una tensione emotiva che non credevo fosse possibile. Un po' come, passatemi l'assurdo paragone, leggendo un bel thriller si incede nella trama con un'ansia e una tensione crescente fino all'epilogo inaspettato. Ecco, leggendo quest'opera io ero proprio così, ansiosa di proseguire, fremendo ad ogni sguardo rubato, a ogni minimo accenno di conversazione fra Anne e Frederick, e ad ogni interruzione o intromissione la mia reazione era rabbiosa quasi, perché Jane non si fa così, non me li puoi far incontrare dopo anni di lontananza e poi non dargli mai un minimo di tregua. Praticamente sembravo una pazza. Posso dire di averlo vissuto questo libro, in tutti i sensi. Mi sono piaciuti molto i personaggi, nel bene e nel male. Anne l'ho adorata, ed è strano per me che sono tutto tranne che facile alla persuasione, anzi mi posso tranquillamente definire come una testarda che raramente cambia idea e non scende mai a compromessi. Eppure, questa ragazza mi ha conquistata: sarà stato per il suo carattere sempre positivo, per l'intelligenza raffinata e la totale mancanza di boria e snobismo propri del padre e delle sorelle, o per il modo terribile in cui veniva trattata dai familiari, sta di fatto che Anne è diventata in pochissimo tempo una delle mie eroine austeniane preferite. Frederick è semplicemente superlativo. Non so come descriverlo, la prima parola che mi viene in mente è bello. In tutti i sensi. Seppur, come spesso capita ai personaggi maschili nati dalla penna della Austen, descritto meno approfonditamente non può non affascinare, per i suoi modi, per il carattere e per la rara capacità di ammettere gli sbagli commessi e saper perdonare. Poi ci sono i personaggi dalle connotazioni negative, che Jane descrive così bene che ogni volta in cui li vedevo entrare in scena sbuffavo. Sir Walter è altezzoso, pieno di sé e noncurante di qualsiasi cosa non siano il suo nome e il suo rango; Elizabeth, la primogenita, è tale quale al padre, insopportabile. Lady Russell è invece il personaggio che più mi ha lasciata incerta nel mio giudizio: lei è davvero affezionata ad Anne, le vuole bene e per lei desidera il meglio, vede in lei tutte le qualità che il resto della sua famiglia invece ignora platealmente. Eppure, nonostante la buona fede e i buoni sentimenti, è complice e causa di un dolore profondo e insanabile nella vita di Anne, perché quando la convince ad abbandonare Frederick, pur spinta dai migliori propositi, non tiene minimamente in considerazioneAnne. In conclusione, questo è un romanzo che vi consiglio con tutta me stessa, per solleticare il vostro lato più romantico e lasciarvi andare ai sogni ad occhi aperti che zia Jane sa regalarci. Ora vi lascio, vado alla ricerca del mio Darcy o, da oggi, del mio Frederick.Voto: 9,5Colonna sonora: The Promise di Michael NymanConsigliato: alle sognatrici, alle amanti del romanticismo di stampo classico
Buona Lettura!
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