Subito identificata per i documenti che custodiva in borsa, la donna, ferroviera in pensione, viveva a Pescara con il marito, lontana dall’unica figlia che, invece, abita in provincia di Milano.
Secondo una prima ipotesi avanzata dagli investigatori, ai quali la scomparsa era stata denunciata lo scorso 24 novembre, si sarebbe suicidata poiché soffriva di depressione.
Ai famigliari, Donatella Masciantonio aveva detto di dover uscire per raggiungere l'ufficio postale per pagare le bollette.