Un giorno Oriana Fallaci incontrando Papa Giovanni Paolo II° gli chiese il
perchè non poteva esserci libertà nel mondo e dopo la sua morte tutti si
chiedono cosa le rispose il Pontefice.
La risposta io l’ho letta sui quotidiani di tutto il mondo “Sessantatre
Effetti della democrazia all’italiana. Il responsabile del pestaggio alla scuola Diaz, De Gennaro, è ora sottosegretario di Monti e ci ordina di fare sacrifici
cristiani uccisi in Nigeria ed addirittura cercati ‘casa per casa’ come
facevano le SS senza che la Polizia e lo Stato Nigeriano siano intevenuti”
questa è la notizia.
Ma questa non è una notizia è semplicemente la trasposizione temporale di
quanto è già successo durante la II^ Guerra Mondiale nei confronti degli ebrei
e degli zingari così come era già successo durante la I^ Guerra Mondiale contro
l’inerme popolo armeno così come era già successo ai tempi dell’inquisizione.
Però nella lettura di questa nefasta notizia in Nigeria mi ha colpito
finalmente ‘l’estrema trasparenza’ con cui è stata diffusa la notizia e cioè
che chi dovrebbe difendere tutte li libertà compresa la libertà di religione,
visto che ognuno è libero di scegliersi quella che più lo rende felice o di non
sceglierla affatto, si gira dall’altra parte.
Un po’ come quando nel nostro paese vediamo parti dello Stato che si girano
troppo spesso dall’altra parte (non tanto per non dare una multa a chi ha un
auto costosa) ma quando vengono lesi i fondamentali diritti di libertà e di
uguaglianza di cui ogni cittadino italiano deve godere visto che l’Italia non è
la Nigeria.
Se mi fossi trovato nei panni di quei poliziotti che durante il G8 di Genova
hanno ricevuto l’ordine di coprirsi gli occhi e ledere fisicamente così tante
persone, di diverse religioni ed estrezioni politiche, io mi sarei rifiutato di
eseguire quell’ordine.
La giustizia quella vera non deve mai colpire a casaccio e soprattutto non va
usata nascondendosi dietro i come centro di potere, ma insegnata civicamente
fin dall’infanzia non come imposizione ma come vera religione escludendo
tassativamente la ‘legge del taglione’.
Cordiali saluti.
Nolli Alberto
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