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Pestare Borghezio porta fortuna

Creato il 15 febbraio 2012 da Albertocapece
Pestare Borghezio porta fortuna

Inconsueto ritratto di Borghezio in campagna

Anna Lombroso per il Simplicissimus

Lega, insospettabili pensatori testimoniavano della vocazione antifascista, leader della sinistra ne ammiravano il cosiddetto radicamento territoriale. D’Alema era convinto di ambedue queste “cifre” e Cacciari ne era invidioso tanto da volerla emulare con un Pd del Nord. Diamanti forse ne è ancora nostalgico, la lega è perfetta per condire quei prodotti tra sociologia e letteratura, tra folklore e antropologia.
Adesso che boccheggiano e sono caduti i freni inibitori questi ubriachi del localismo precipitano nell’abiezione che come succede tradizionalmente alla loro formazione si sposa felicemente con il ridicolo. Un ridicolo amaro che investe anche gli antichi ammiratori, che, per non fare la figura dei cretini, raccomandano di non dare loro troppa importanza, di non sopravvalutarne le esternazioni, di collocarli nelle tenebre del cono d’ombra mediatico, dimenticando che proprio loro li hanno fatti uscire da là portando in superficie insieme alla loro insipiente e criminale idiozia anche i peggiori istinti che albergano in molti.

L’ultima sconcezza oscena è del loro profeta di delinquenza ebete, Borghezio, pronto a aprire un sito di denunce contro “fatti e comportamenti di rilievo degli immigrati extracomunitari”, sull’esempio di quanto fatto dal partito olandese Pvv guidato dallo xenofobo Gert Wilders. Lui lo lancia ma – ci tiene a dirlo – l’iniziativa è dei Volontari Verdi in collaborazione con il consigliere comunale di Milano, Max Bastoni.
Loro malgrado, se lo dicono da soli, viviamo in un paese ancora libero e nessuno può impedire loro di realizzare una iniziativa che vuole andare sul solco del portale che invita a denunciare gli evasori fiscali, ma che si accredita come “uno spazio di libertà aperto alla collaborazione di tutti, uomini e donne delle forze dell’ordine ovviamente compresi, ai quali garantiremo l’anonimato.
Con un certo orgoglio l’infame aspira a battere il record dei fascisti olandesi che in pochi giorni hanno già raccolto 30mila segnalazioni, anche loro nel solco della delazione, della famiglia Frank tanto per fare un nome.
E i VV si attendono che pervenga alla loro “Bocca della Verità” un mare di segnalazioni “provenienti da città, paesi, frazioni e quartieri del nostro territorio in cui è maggiore e più pericolosa la presenza di un’immigrazione irregolare e/o clandestina”.
L’intento è di dare voce alla maggioranza silenziosa che alligna nell’area dell’ orgoglio patriottico padano, “quella cui finora non è stato possibile denunciare i fatti, i comportamenti e i guasti sociali ed economici, in una parola il volto negativo di certa immigrazione”.
Si in effetti è così ignobile e rozzo il fiume di iniquità becere che sgorga dalle bocche leghiste che potrebbe venire la tentazione di relegarle tra le manifestazioni arcaiche e folkloristiche, cretine e pittoresche insieme all’ampolla, agli elmi da Obelix, alle miss Verdi, ai dicasteri padani.

Ma vale sempre ricordare che questo è un paese che per due volte ha accettato remissivamente o forse compiacentemente delle leggi razziali, che in assenza di una sinistra vigile gode di ottima salute una destra ben piazzata sulla solita indegna triade, populismo, razzismo, xenofobia. Che la Lega ha dimostrato di saper nutrire e estrarre da ceti esposti e deboli quello che la democrazia non sa regolare: istinti aberranti, paura, invidia, diffidenza, ostilità. Che la delazione a chi si sente inferiore per emarginazione, povertà, ignoranza offre un abbietto risarcimento, un ignobile riscatto.
È augurabile che il Ministro della solidarietà a intermittenza alzi la voce e vieti l’oltraggio alla civiltà e all’umanità, imponendo il rispetto della Costituzione, delle leggi e anche di se stesso.


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