IRASBURG, VERMONT, USA - Conoscete
la storia dell'alce Pete? Bah, non è che ci sia molto da sapere: in fondo è solo l'ennesimo animale salvato (si fa per dire) da
Facebook. Non ho ben capito le motivazioni, ma pare che alcuni biologi al soldo dello stato del Vermont qualche tempo fa decise che Pete doveva morire, perché era portatore sano di qualche strana malattia delle alci e secondo loro poteva infettare gli altri esemplari della sua specie e compiere una specie di strage. Vabbè, ve l'avevo detto che non ci avevo capito molto. In ogni caso il padrone di Pete, ovvero
questo vecchiaccio qua, si mise di traverso e diede inizio a una campagna per salvare il povero animale: altri si unirono alla lotta e fu così che nacque un
sito web, poi
raccolte di firme, violente manifestazioni coi blec bloc, l'immancabile
pagina di Facebook con trilioni di fan (comunque un numero superiore a quelli della
nostra pagina) e tanto tanto tanto tanto
Vergognia! Non dimentichiamo il merchandising: magliette, spillette, tazze, orsetti, cani, etc.
Alla fine
il governatore del Vermont ha ceduto alle pressioni e ha deciso che in fondo l'animale poteva vivere. Evviva! Peccato che Pete sia comunque morto dopo neanche un anno, pare in seguito a complicazioni chirurgiche seguite a un'operazione agli zoccoli. Beh, si vede che era destino.
Curiosità: secondo il sito, a Pete piaceva
Bob Dylan e il suo motto era "Vivi e lascia vivere".
link
Vota il tuo morto preferito!
www1.ilmortodelmese.com