Non è un voler fare i fenomeni, il trucco per rimanere nell'alto livello nonostante i schei c'è ed è noto, solo che non si improvvisa: si chiama investire nei vivai. Non è una novità di questi ultimi tempi per la società patavina, che con le parole del DS conferma la strategia di sempre, puntare sui giovani riducendo i costi e/o ridurre i costi puntando sui giovani - permutando i fattori il risultato non cambia. I successi, anche sul fronte Juniores oltre che Prima Squadra, si sa che aiutano ad innescare spirali virtuose: «stiamo registrando un’impennata di iscrizioni».
Covi offre però anche un chiarimento "politico" oltremodo opportuno in tempi di neo-giovanilismi nazional-popolari forzati dall'alto e perciò tafazziani: «Non perchè uno è giovane e del vivaio gli si deve regalare la maglia del Petrarca, che va conquistata. I giovani che hanno sposato la causa della società e seguito i tecnici hanno trovato ampio spazio», afferma Covi, che elenca: «Barbini, Targa, Borgata, Fazzari, Chistolini, Naka, Chillon, Favaretto, Billot. Aggiungiamo i sette che frequentano le Accademie, cosa vogliamo di più?».
L'approccio implica ovviamente il rischio o meglio la certezza di partenze per alcuni protagonisti dello scudetto; uno su tutti: «Costa Repetto (nella foto) l’ho consigliato alla società, figuriamoci se non vorrei vederlo ancora in bianconero. Però non faremo pazzie. E’ nella logica dello sport che anche dopo un successo ci sia sempre qualche variazione nelle rose. Questione di bilanci, ma anche di stimoli».
E' presto per dire chi partirà e chi resterà, anche se qualche mossa è già fatta: «Il pilone Fazzari è il più accreditato (per spostarsi alla Benetton, ndr), mentre Chistolini andrà in Premiership (al Gloucester per due anni, ndr). Neethling e Travagli sono venuti da noi per farsi vedere dopo lunghe soste per infortunio, e sono tornati ad alti livelli».