Ci sono scatti che riescono a rappresentare perfettamente tutta un’epoca o la fine di essa, con le sue paure, le sue contraddizioni, le sue chimere: foto che congelano e testimoniano il momento in cui sono state scattate e tutto quello che c’è dietro. Prendiamo le foto di Robert Capa durante lo sbarco in Normandia, o quelle che fermano i momenti della caduta del muro, della porta di Brandeburgo oppure l’esibizione del cadavere di Mussolini, per citare alcune tra le più famose. Questa è stata senza dubbio l’era del petrolio, ma ora sta arrivando il momento in cui una svolta, un cambiamento è necessario. L’uomo ha fino ad ora sfruttato il petrolio e grazie ad esso è progredito, è cresciuto. Lo ha sempre dominato. Ma adesso l’oro nero comincia a diventare ingombrante, per paradosso proprio nel momento in cui la sua presenza nel cuore della terra si fa più residua. I ruoli sembrano quasi invertirsi, lo schiavo si libera dalle catene per una disattenzione del suo carceriere, e i primi moti di sommossa si palesano: il golfo del Messico lo rappresenta perfettamente. Qualche giorno fa a Dalian, Cina, Jiang He (greenpeace) ha congelato nel tempo l’immagine che rappresenta questo momento, il petrolio che si ribella all’uomo, che lo avvolge fin quasi a soffocarlo. E per voi quali sono le immagini che rappresentano l’epoca, la svolta, che congelano il momento?
(AP Photo/Jiang He, Greenpeace)