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Le più belle, le più sode marene, le metto SOTTO SPIRITO. A ciò, le lavo; taglio a ciascuna con le forbici, due terzi di picciolo; e, su fogli di carta, le lascio distese, per qualche ora, al sole. Quando sono bene asciutte, ne ricolmo dei vasi che, a buon conto, ho già preparati puliti, e che ho pure fatto asciugare al sole. In ogni vaso verso lo spirito di vino a 90° fino a ricoprirne tutte le marene e non aggiungo né zucchero, nè droghe (come fanno tanti) chè io preferisco le marene genuine. I vasi li chiudo con i loro tappi di smeriglio, le ricopro con carta pergamenata; li metto sotto chiave; e quando, durante l’anno, mio marito… “Petronilla, quel tuo pesce l’ho ancora qui sullo stomaco”, io subito pronta: “Ora ti darò un paio delle mie maraschine e un po’ del loro forte sugo e vedrai che il peso subito se ne andrà!”. Ricette di Petronilla Ed.Olivini 1938 .
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- PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»