di Andrea Vigneri
Se ricorderò questa sfilata non sarà di certo per la sua bellezza! Per carità non voglio dire certo che sia stata brutta, vestiti ed accessori sono belli e preziosi, però onestamente se non fosse stata per il simpatico siparietto dell’amministratore sulla passerella a fare proclami e dell’uscita finale dei sarti in divisa sarebbe stata un po’ noiosa.
Ormai da un paio di anni il mood di Galliano per il pret a porter è sempre lo stesso: ispirazione cavallerizza, mini giacche, stivali alti, dettagli in pelliccia, un tocco maledetto, abiti da cocktail cortissimi e impalpabili e infine abiti da sera lunghi con le consuete trasparenze che lasciano ben poco all’immaginazione…se però Giorgio Armani scopre leggermente la coscia Suzy Menkes è pronta ad additarla come moda per “procaci, esibizioniste e poco vestite presentatrici tv che il signor Berlusconi ha inventato come Mogul televisivo” ( a distanza di un anno questo per me resta ancora un mistero del giornalismo di moda!!!).
Circostanze del caso Galliano a parte, il suo licenziamento mi rattrista più per la vicenda umana che per quella professionale. Sono convinto che una ventata di novità a Dior non faccia male, per quanto anche questa ultima collezione sia stata bella. E probabilmente anche al povero Jhon persosi nel tunnel delle dipendenze, adorato come una divinità, un nuovo inizio non potrà che fare bene.
Photo: Vogue.it