La phalaenopsis è un genere di orchidea epifita che presenta 50 specie diverse, che hanno origine in Asia e nelle isole dell'Oceano Pacifico e di quello Indiano. Le piante partendo da un unico bulbo, sono in grado di crescere sulla corteccia degli alberi. Le foglie sono generalmente di grande dimensione con una colorazione verde scuro. Le foglie sono indispensabili alla vita della pianta in quanto risultano essere l'unico organo in grado di immagazzinare l'acqua. I fiori possono avere colori diversificati in base alla specie e hanno la tendenza di crescere in direzione della luce, possono essere presenti sia su steli semplici sia ramificati. Le radici aeree sono molto delicate, anche se ricoperte da uno strato protettivo, e presentano una colorazione verde o bianca e svolgono una azione di fotosintesi.
La phalaenopsis essendo, una pianta di origine tropicale, necessita di una temperatura che oscilli tra i 16 e i 35 gradi, ma con una temperatura ottimale di circa 24 gradi. La pianta potrebbe resistere anche a temperature più elevate, ma solo in presenza di una adeguata ombreggiatura, un corretto tasso di umidità e la giusta ventilazione. L'orchidea teme le correnti d'aria, quindi sarebbe opportuno posizionarla in una zona abbastanza riparata, ma adeguatamente arieggiata. La phalaenopsis richiede una luce molto abbondante, ma non deve essere posta direttamente alla luce solare, soprattutto durante i mesi estivi, per evitare l'ingiallimento delle foglie. In caso invece di mancanza di luce oppure di luce insufficiente si assisterebbe alla caduta delle gemme oppure ad un inscurimento delle foglie.
Le phalaneopsis richiedono di avere le radici umide, quindi sarebbe opportuno provvedere ad annaffiare due volte alla settimana nei mesi estivi e una volta in quelli invernali. Le annaffiature dipendono anche dalla dimensione del vaso, infatti un vaso di piccole dimensione tenderebbe ad asciugarsi più velocemente. Le annaffiature andrebbero effettuate in mattinata, in modo che alla sera le foglie siano asciutte. Da controllare attentamente che non si riscontrino ristagni d'acqua negli interstizi delle foglie, che risulterebbero molto dannosi. Le phalaenopsis sono in grado di resistere a brevi periodi di siccità, ma sarebbe opportuno non abusarne, in quanto le foglie sono l'unico organo in grado di immagazzinare l'acqua. Per ovviare al tasso di umidità si potrebbe utilizzare dell'argilla espansa oppure si potrebbero vaporizzare le foglie, con acqua non calcarea.
La phalaenopsis dovrebbe essere concimata ogni 15 giorni in primavera con un fertilizzante a prevalenza di azoto, per stimolare la ripresa vegetativa, mentre in autunno si dovrebbe somministrare un concime con prevalenza di fosforo e potassio per stimolare la fioritura. Il fertilizzante andrebbe aggiunto all'acqua di irrigazione. Il terriccio ideale per la coltivazione della phalaenopsis potrebbe essere quello utilizzato per le orchidee mescolato con del polistirolo, della perlite o della gommapiuma per riuscire a garantire una adeguata umidità. Per garantire un buon drenaggio i pezzi più grossi andrebbero posti sul fondo del vaso. Il vaso ottimale dovrebbe essere trasparente in modo da garantire alle radici una leggera azione fotosintetica. Per garantire una buona salute della pianta, sarebbe opportuno rinvasarla ogni 2 o 3 anni.