ARCHITETTURA
Nato il 18 gennaio 1949 a Parigi, Philippe Starck è considerato il numero uno dei designer europei, oltre a svolgere attività anche di architetto progettando (ha progettato numerosi locali a Parigi, New York e Tokyo).
Ancora studente al Notre Dame of Saint Croix in Neully, crea una società di strutture gonfiabili finanziata dall'attore francese Lino Ventura. Nel 1970 crea il sistema luminoso "Easy Light", prima delle sue realizzazioni ad essere edita. Nel 1981, l'incontro con Jean- Louis Costes, permette a Starck di concepire, tre anni dopo la ristrutturazione del famoso Café Costes, in Place des Innocents, nella prima circoscrizione di Parigi.
Geniale autodidatta, l'uomo che ha in definitiva creato il design francese (prima di lui non vi erano grandi nomi in questo settore), ha detto di se stesso e della sua formazione: "... mio padre era un inventore, disegnava aerei e la sola eredità che mi ha lasciato non è stata una grande somma di danaro, come generalmente avviene con l'aviazione - per me è stato il contrario - ma mi ha lasciato l'idea che uno dei mestieri più belli che si possa fare è un mestiere creativo. Con la creazione si può effettuare una ricerca interiore e lavorare su sé stessi. E creando degli aerei, mi ha insegnato delle cose preziose: per far volare un aereo occorre crearlo, ma per non farlo cadere occorre essere rigorosi".
Dopo insomma un ottimo ingresso nel mondo del design ed essere ben conosciuto dagli addetti ai lavori, Starck è venuto all'onore delle cronache più popolari per avere collaborato nel 1982 alla realizzazione dell'arredamento di alcune stanze degli appartamenti privati del Presidente Mitterrand al Palazzo dell'Eliseo. Ma, a parte questo lavoro che si aggiunge a molti altri progetti ed allestimenti, Starck è noto e stimato in patria e fuori per le sue qualità di designer, di intelligente e colto autodidatta, di poetico creatore libero da conformismi,(considerato "enfant terrible"), ma dalla controllatissima professionalità.
Dal modo di concepire di Starck, si comprende che non ha senso dare un'età ai suoi mobili ed ai suoi oggetti di design. Opere recenti derivano da disegni magari rimasti in gestazione per anni. Una seconda ragione di essere di Starck come designer è l'idea del servizio.
Un oggetto di Starck è leggero, economico in materia ed energia dalla produzione al consumo, passando dal packaging al trasporto. Starck ha la coscienza di essere diverso, di avere "sfondato" per un puro bisogno di esprimersi. Sue caratteristiche sono il gusto del gioco e del divertimento; ama meravigliarsi e meravigliare gli altri, anche tramite le sue opere architettoniche.
È vincitore di importanti premi quali il Grand Prix National de la Création Industrielle (1988) e l'Honor Award dell'American Institute of Architetcts nel 1992, per il Paramount Hotel di New York. È titolare di un'importante attività didattica.
Nel 2000 ridisegna l'intera collezione della Emeco, l'azienda americana considerata un American classic, che produce la leggendaria Navy chair, la sedia in alluminio rifinita a mano concepita per la Marina statunitense che si ritrova nei film di Hollywood, nei bar newyorkesi, nelle ville di Frank Gehry.
In una intervista, parlando del suo lavoro ha tenuto a precisare: "...Questo lavoro fatto per ragioni prettamente estetiche o culturali non ha senso. Le belle sedie si possono trovare dovunque, le belle lampade sono dovunque, i bei tavoli sono dovunque, ce ne sono già abbastanza. Non può essere diversamente. Oggi tutto il lavoro estetico e culturale è divenuto inutile, l'urgenza di agire non è più là. Oggi l'urgenza è di tipo politico, occorre lavorare sulla ridefinizione della produzione, sulla ridefinizione del rapporto uomo e materia perché l'uomo possa ritrovare il proprio spazio senza essere attanagliato, asfissiato, ricoperto da un mucchio di cose futili, generalmente portatrici di simbolismi estremamente dubbi.
Se guardate per strada, come laggiù, vedrete che tutte le macchine, tutte le automobili, tutto quello che ha un motore, gli scooter, le moto, da qualche tempo gli scooter un po' meno - e forse in parte grazie a me - portano solamente segni maschili, di machismo, è ridicolo. Perché una macchina deve avere i 'coglioni'? non ha senso. Una macchina è un oggetto di servizio che dovrebbe essere intelligente. Ma è per questo, l'uomo non potendo essere più intelligente ci resta male. L'intelligenza è femminile, l'intelligenza moderna è femminile, e la macchina non è moderna, non sarà mai femminile. Vedete quindi che è possibile lavorare continuamente sulle domande: 'Questo oggetto deve essere maschile o femminile? Questo oggetto merita d'esistere o esiste soltanto per dimostrare al proprio vicino che si è pieni di soldi? O per mostrare che si è più potenti?' Dietro e davanti gli oggetti acquistati ci sono molte brutte cose. Le case generalmente vengono costruite per dimostrare che nella vita si è raggiunto il successo, piuttosto che per vivere felici al loro interno. Ci sono miriadi di cose come queste da decifrare. E questo è un po' il mio lavoro.".
Tra le sue realizzazioni:
- sedia "Costes"(1981), per Aleph
- sedia "Doctor Sonderbar" (1983) per Xò
- tavolo "Tippy Jackson" (1981), per Aleph
- piccola poltrona "J" (1984/86), per Aleph
- sedia "Von Vogelsang" (1984), per Aleph
- sedia "Dr. Glob" (1988/89), per Kartell
- lampada "Arà" (1988), per Flos
- spremiagrumi "Juicy Salif" (1990/91), per Alessi
- scolaverdura "Max- le- chinois" (1990/91), per Alessi
- bollitore "Hot Bertaa" (1990/91), per Alessi
- lampada "Miss Sissi" (1991), per Flos